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domenica 25 febbraio 2024

Il testo descrittivo

E’ un testo che fa vedere con le parole come è fatta una persona, un animale o una cosa,    specificandone le caratteristiche e gli aspetti più significativi, così da permettere al ricevente di farsene un’immagine il più possibile precisa e completa.
Vedo…
 Sento…
 Fiuto… 
Tocco… 
Gusto… attraverso le parole.
Spesso chi scrive un racconto ha bisogno di far immaginare a chi legge i personaggi, gli animali e gli ambienti di cui si parla. 


 La descrizione può essere: OGGETTIVA O SOGGETTIVA

VIDEO LEZIONE

sabato 6 gennaio 2024

Lavoretti di NATALE -pasta di sale



BUON NATALEeeee...2023


Presepe e albero di natale realizzati interamente dai bambini con materiali di scarto e pasta di sale.
Occorrente: una base di qualsiasi materiale di scarto (Noi abbiamo usato scarti di legno, reperiti nel laboratorio di  https://www.ideatagliolaser.it/ che ringraziamo), vecchi giornali a pezzi rettangolari dal più grande al più piccolo, una steccone per spiedini, pezzi di carta crespa e pasta di sale. Per la base dell'albero abbiamo utilizzato i piccoli contenitori delle ricottine della mensa. 
Pasta al sale: Farina, acqua, sale e colla vinilica. Gesù Bambino realizzato con la pasta di sale , con l'aiuto dello schiaccia patate e la grattugia per fare la copertina e i capelli.


domenica 11 giugno 2023

Testo teatrale "Cipì...a modo nostro!"

 



Inizio: declamazione della filastrocca di Gianni Rodari

 

Signora maestra 

Mi creda, signora maestra,
non merito punizione:
se guardavo dalla finestra
non fu per distrazione.

Guardavo… stavo studiando
una materia assai bella,
nuova, arrivata ieri
con la prima rondinella.

Studiavo, infatti, le gemme
che sui rami sono spuntate
e nel prato le margherite,
le viole appena nate.

Spiavo la prima farfalla
Per poterla classificare:
sarà una cavolaia
o qualche raro esemplare?

Pensavo di fare un quadro
pieno d’oro e di blu,
con le foglie che spuntano
sulle antenne della Tivù

Ascoltavo gli esercizi
degli uccelli musicali,
che suonano soltanto
strumenti naturali.

Pensavo: a pesare l’aria

Chissà com’è leggera…

Signora, ci porti fuori

A studiare la Primavera!

Epilogo  

Benvenuti a tutti…

 

Siamo contenti che avete accettato il nostro invito…siete in tanti!

E' tanto importante per noi rendervi partecipi di un percorso di animazione alla lettura che ci ha appassionato, incuriosito, fatto sorridere ma anche riflettere….perchè, anche se siamo bambini….noi pensiamo, abbiamo le nostre idee ed intanto impariamo…

e poi che bello!

…Ecco lo dico:Una storia al giorno...leva la maestra di torno!( Federico).

 

Il libro intitolato CIPI’, scritto da un maestro chiamato Mario Lodi insieme ai suoi alunni di una scuola di campagna, ci ha accompagnato nel nostro percorso del progetto lettura-ambiente “Acqua… in bocca!”

Ed ora tocca noi…..

Racconteremo a modo nostro questa esperienza

Chissà se vi piacerà?

Credeteci…Noi ce l’abbiamo messa tutta!!!!!  ( Lorenzo)

  

INTRODUZIONE

Tutti  in classe , pronti iniziamo

 e la canzone dell’alfabeto insieme cantiamo (Federico) 

 canto: Il giardino della vita.

Qui incomincia l’avventura di Cipì senza paura……

Era un  giorno  fortunato…quando un passero era nato…… (Lorenzo)

 

 I° CARTELLONE

LA NASCITA  ……..IL MONDO 

C’era una volta e ancora c’è un bel paese, tu sai perché? Disteso al verde e al sole in mezzo a un campo di viole c’era un palazzo che il cielo sembrava toccare da lì un passero avrebbe imparato a volare.

E quella che vi stiam per raccontare, più che la storia è l’avventura di un uccello senza paura. Tutto iniziò un bel dì con la nascita di Cipì. (Flavia)


Scenetta drammatizzata:

mamma passera : “Sono nati…sono mamma…sono tre” (Aurora)

 

2 passerotti: “ Cip..Cip 10(Giovanni e Emanuele)

 

Cipì : “cipì, cipì ( prova a volare)”

 

 Mamma: “Ecco !  Lo chiameremo Cipi’ “

 

Babbo :”Perché piangi?”(Andrea)

 

Cipì: “ Cipì..cipì voglio uscire da qui…”

 

Questo passerotto ancora non aveva imparato a volare che già il mondo voleva visitare (Antonio)

 

Scenetta drammatizzata

Cipì: “Mamì cos’è quella palla di fuoco?

Mamì: “Il sole”

Cipì:”Mamì e il cielo cos’è”

Mamì:”La nostra strada”

Cipì:”E il nastro d’argento?”

Mamì:”E’ il fiume

 

 II° CARTELLONE

LE PRIME DISAVVENTURE DI CIPI’ DISUBBIDIENTE

E, visto che tra i suoi fratelli era il più birichino, un bel giorno piombò su di un camino. Salta di qui, salta di lì nel buco fondo e nero lui finì. (Pietro)

 Patapunfete patafunfetò ...il suo povero cuore per poco non scoppiò. Prigioniero era diventato di un gruppo di bimbi davvero spietato; lo chiusero in gabbia, con un filo alla zampetta e la sua Mamì nulla poté fare, poveretta! (Samuele)

 

Fu grazie ad un bisticcio che Cipì si salvò da questo pasticcio, stanco di essere maltrattato beccò forte la manaccia che gli toglieva il fiato, subito al cielo le ali frullò -Libero, libero!- a tutti gridò.(Alessandro)


Scenetta drammatizzata

 1 Bimbo: “Un uccello nel camino !”(Matteo)

2 Bimbo: “Prendiamolo e chiudi la porta”(Ian)

1 Bimbo: “Prendi la scopa”

Bimbo: “Ecco l’ho preso….mettiamolo in gabbia” (Ian)

Bimbo: “No, leghiamogli un filo alla zampetta” (Matteo)

Mamì: “ Vola, vola vieni qui dalla tua Mamì…”

 

AZIONE: Cipì becca la mano del bimbo e si libera

Cipì: “ Sono libero Mamì, però nel nido non ci vengo…ormai so volare”

 

 

Intanto la primavera era da poco iniziata e la natura sembrava risvegliata. Quante cose Cipì vuole sapere! Mamì è lì pronta per fargliele vedere. Palla di fuoco, Nastro d’argento e i fiori colorati -Che spettacolo!- dicon tutti meravigliati.(Giuseppe)



SOTTOFONDO MUSICALE-LA PRIMAVERA DI VIVALDI

 

III° CARTELLONE

MARGHERI’

 

In un campo, sola se ne stava una timida margheritina che la testa allungava e da Palla di fuoco si faceva baciare: la solitudine non poteva più sopportare. Un dì vedendo Cipì nel ciel volteggiare gli chiese se suo amico voleva diventare, un compagno con cui parlare aveva trovato pensò il fiorellino in mezzo al prato.


Scenetta drammatizzata

Margherì: “ Che buffo ciuffetto” (Greta B.)

Cipì: “ Chi parla?”

Margherì: Mi chiamo Margherì…..e mi sento tanto sola….l’unica carezza che ricevo è da una vecchia biscia”

Cipì : “Cosa è una biscia”

Margherì: “ E’ una creatura senza ali e senza zampe, lucida e liscia, che striscia fra le erbe ….e tu, perché non vieni a farmi compagnia?”

Cipì: “Verrò…ma ora devo andare!”

Margherì: “Ciao Cipì”

Cipì: “ Arrivederci Margherì”

 

IV° CARTELLONE

IL GATTO

 

Ma il mondo di pericoli è popolato -State ben attenti!- Mamì aveva cinguettato. Cipì per nulla spaventato al gatto cattivo si era avvicinato, gli artigli nascosti lui voleva vedere e gli si appressava senza temere. (Virginia)

 

L’animale baffuto che pareva dormire, di scatto si alzò e lo andò a ghermire, lo rincorse a zampa sciolta, ma Cipì fu su nel ciel a sua volta. -Son salvo!- disse ancora spaventato mentre guardava il suo didietro spennato. (Luisana)

 

Canzone di L.Battisti “ Maledetto di un gatto”

Scenetta mimata

Gatto

Cipì


V° CARTELLONE

IL CACCIATORE E LA FUCILATA

 

Raggiunse lesto lesto gli amici che in un campo del gran mangiavan felici, fino a quando un tubo luccicante a lui si avvicinò -Rimaniam a beccar ancora un altro po’, io non ho paura!- Cipì gridò.

All’improvviso un tuono scoppiò e un suo amico a terra stramazzò. Troppo incosciente Cipì era stato e la sua amica ferita Passerì, in un cespuglio aveva trascinato. (Riccardo)

 

 

Scenetta mimata

Cacciatore

Cipì

Passerì

La curò e la imboccò amorevolmente perché si riprendesse velocemente, Palla di fuoco, la luna e le stelle che nel ciel brillavano guardavan contenti i due che intanto s’ innamoravano. (Tessa)

 

Scenetta mimata

Coppie M/F

VI° CARTELLONE

 

E’ ESTATE

 

Le piante il loro abito nuziale avevan abbandonato e il verde grembiul di fatica indossato, tanti buoni frutti iniziavan a maturare e nei prati mille occhi colorati a spuntare.

 

Passerì era ormai guarita e con Cipì iniziò una nuova vita; un posto per il nido inziaron a cercare sicuro dove il sole tardasse a tramontare. (Pierfrancesco)

 

Canzone di C. Baglioni “ Passerotto” in RAP

 

Sottofondo musicale          L’ ESTATE     DI  VIVALDI

 

VII° CARTELLONE

AUTUNNO…LA MORTE DI MARGHERI’

 

Ma un giorno all’improvviso la guerra scoppiò in quel paradiso. Palla di fuoco si era appena coricato quando il vento soffiò molto arrabbiato, una nuvola nera veloce avanzò e la luna nel cielo oscurò! (Martina)

 

Squarciò il buio un improvviso bagliore e tra gli uccelli del tetto fu gran stupore! Quello che accadde non si può raccontare, ve lo farem quindi ascoltare. Possiam solo dire che Palla di fuoco alla fine spuntò e con le sue lance dorate il mondo in pace abbracciò! (Stella)

  

SONORIZZAZIONE:

PIOGGIA , GRANDINE, TUONI…..

 

Intanto Cipì accanto al nido si accovacciava e su la sua amata in dolce attesa vegliava. Di settembre un bel mattino tre teste dal guscio fecero capolino. -Papà son diventato!- urlava Cipì senza più fiato.

Da Margherì rapido si diresse, perché la bella notizia subito sapesse. Ma non appena giunse nel prato, vide che l’uomo l’erba aveva falciato; il fiorellino stava per spirare e il suo fedele amico era lì vicino a lacrimare.

Il mondo si fermò triste e muto chinò il capo e a Margherì diede l’ultimo saluto, Palla di fuoco con il cuore gonfio di pianto, si rifugiò in un nebbioso manto. (Mirko)

 

Scenetta drammatizzata

Margherì: “ Sono felice che tu sia papà, bravo Cipì, insegna loro ad amare le cose care e belle….salutami il sole ed il vento…a…come è breve la vita….ricordati sempre di Margherì!!!!!

VIII° CARTELLONE

 

ARRIVA L’INVERNO

Passarono i dì e il freddo aumentò finchè un mattino la neve cascò! Farfalle bianche volteggiavan nel cielo ricoprendo la terra di un candido velo, i poveri uccelli non avevan di che beccare, ma non si stancaron di cercare. (Alessio)



Sottofondo musicale   :    L’ INVERNO   DI  VIVALDI

 

IX° CARTELLONE

IL SIGNORE DELLA NOTTE

Una sera fredda e scura Cipì ebbe una gran paura: si accesero d’improvviso due scintille brillanti che illuminaron il buio lì davanti! 

-Che cosa è stato?- chiese a Passerì tutto spaventato.

Era il signore della notte che dava consigli agli uccelli come se fossero suoi figli, raggi di luce e ombre di comignoli mangiava, il tremolio delle stelle sorseggiava. (Marco)

 -Io non ci credo!- Cipì brontolò. - Qui c’è del marcio e io lo scoprirò!

 

La danza del gufo malefico

https://youtu.be/dtI8B0Lllc4


Scenetta drammatizzata

Cipì: “ Nel buco nero ci sono due luci “

Passer’: “ Là c’è la casa del Signore della notte…è un vecchio saggio che dice di proteggere noi poveri uccelli”

Cipì: “ Io ci credo poco…mi sbaglierò, ma qui sotto c’è un mistero…e se c’è lo voglio scoprire!”

 

Nutriva Cipì molti sospetti, iniziò così a svolazzare tra i tetti. Tutti i passeri interrogava preoccupato: -Chi era davvero quell’uccello dal becco uncinato? Mentre senza sosta indagava, vide Beccodolce tutta rattristata: uno dei suoi figlioli aveva perduto, era partito sul far della sera, senza un saluto! Con due stelline andava a conversare disse prima di non ritornare( Greta M.)

 

X° CARTELLONE

ASSEMBLEA E RICHIESTA DI AIUTO

Scenetta drammatizzata

Cipì: “ Tutto il popolo del tetto deve essere avvertito, che il Signore della notte uccide i passeretti…Attenzione  ….è un imbroglione!

 

Molti a Cipì non avevan creduto e gli avevan tolto il saluto. Delle prove si dovevan procurare. -Sì, ma dove andarle a cercare? Chiese aiuto alla luna, d’argento vestita, ma si rifutò tutta stizzita.

Il signore della notte è amico mio, allontanatevi, per l’amor di Dio! Supplicò il sole grande e potente, ma non lo aveva visto una volta solamente. Rincorse le nuvole che giravan per il mondo e furon gentili in fondo in fondo.

-Andate dal vento, senza timore anche se è burbero ha un gran cuore! Il vento accolse la richiesta d’aiuto, Cipì però doveva aspettare e non certo un minuto. (Angelo)


Scenetta drammatizzata

Cipì : “ Amica luna,  aiutami a trovare le prove che il Signore della notte è pericoloso.”

Luna: “ Il signore della notte è amico mio, allontanati per amor di Dio!”

Cipì : “ Sole grande e potente hai mai visto il Signore della notte?”

Sole : “ Ne ho sentito parlare, ma io non l’ ho mai visto perché lui esce quando io non ci sono….forse le nuvole ti potrebbero aiutare!”(Antonio)

 

Cipì: “ Oh bianche nuvolette che girate il mondo, aiutatemi, dateci voi una prova.”

Nuvole: “ Non possiamo fermarci per aiutarti…vai dal vento senza timore , anche se burbero ha un gran cuore.”(Davide)

 

Cipì: “ Ah  buon vento aiutami a svelare il mistero del Signore della notte!”

 

Vento: “ Quel mascalzone, se la merita una lezione, ora non posso, ma vi prometto che vi aiuterò!!!”(Daniel)

 

XI° CARTELLONE

L’AIUTO DEL VENTO E LA FUGA DEL GUFO

 

Trascorsero i mesi e la primavera arrivò e della promessa fatta il vento si ricordò, come una furia arrivò e agli uccelli radunati questo gridò (Francesca)

Vento: - Volete una prova? Vediamo un po’…(Daniel)

 

Scenetta mimata

 

Vento, piume, ossicini

 

Nel buco del signore della notte la testa infilò e tutto quel che c’era dentro fuori tirò. Le mamme tristi e disperate guardavan le penne dei loro figli lacerate. (Francesca)

 

Fu così infine svelato il mistero dell’uccello dal becco uncinato

Il popolo del tetto l’impostore doveva far scappare, alle sue parole nessun si doveva più incantare! Dopo dodici notti e dodici dì, affamato e pieno di vergogna lui fuggì. (Emanuele)

  

XII° CARTELLONE

RITORNO DELLA PRIMAVERA:

LA LIBERTA’

 

I giorni che seguiron furon lieti e felici: tutti eran ritornati amici. Dopo la pioggia era venuto il sereno, di buonumore ogni cuore era pieno. Il mondo faceva la danza del sorriso Cipì e Passerì vissero per sempre in quel paradiso.

Tutto ciò che nella vita avevan imparato ai loro figli lo avevan insegnato: il valore dell’onestà e della bontà, distinguere il vero dalla falsità, avere il coraggio di lottare se liberi si vuol volare!

( Sophie)

 

 

CANTO: Volare di Domenico Modugno

 


Epilogo 

Cipì e Passerì  hanno dimostrato che bisogna sempre difendere la libertà e smascherare gli imbroglioni!

Ora  si guardano con  meraviglia , la stessa con cui si guardano le stelle…

Allora Passerì mette da parte la sua timidezza e abbraccia Cipì e forse, ancora oggi, corrono liberi nel cielo che attraversa le sue stagioni… (Lorenzo)

 

Salutano palla di fuoco,nastro d’argento, i bambini delle 2^A e B del De Gasperi e… tutti i bambini del mondo…anche quelli che non amano leggere!

Ora però non sappiamo altro…

Al prossimo libro e…alla prossima e…

 

 Buona estate a tutti! (Federico)

 

 

Canti

Il giardino della vita

 

Testo Maledetto Gatto

Elegante, contenuto, un po' ironico, garbato
Misterioso, interessato, imbroglione, subdolo, matto
Maledetto di un gatto, maledetto di un gatto!

Indifeso, ma per gioco, dolce, caro, sempre amico
Un poeta, ma per poco, giusto per un platonico ricatto
Maledetto di un gatto, maledetto di un gatto!

Giovane mio amore, quanto ingenua non lo so
Ti vorrei avvisare, ma far questo non si può...

Paternalista, a questo punto, non divento, no! Potresti ridere!

Tu disturbi? Vuoi scherzare? È un grandissimo piacere
Puoi unirti a noi a mangiare. Un intruso? Ma chi l'ha mai detto
Maledetto di un gatto, maledetto di un gatto!

Abbiam tempo per star soli, solo un whisky, forza sali!
Ma tutt'altro ci consoli. Bravo, è vero, andarsene è brutto
Maledetto di un gatto, maledetto di un gatto!

Giovane mio amore, quanto ingenua non lo so
Ti vorrei avvisare, ma far questo non si può...
Paternalista, a questo punto, non divento, no! Potresti ridere!

Quindi maledetto gatto, tu continua a far le fusa
Se per caso lei è confusa, riuscirai a mangiarmi nel piatto!
Maledetto di un gatto, maledetto di un gatto!
Maledetto di un gatto, maledetto di un gatto!

Passerotto non andare via

Nei tuoi occhi il sole muore già
Scusa se la colpa è un poco mia
Se non so tenerti ancora qua

Ma cosa è stato di un amore
Che asciugava il mare
Che voleva vivere, volare
Che toglieva il fiato
Ed è ferito ormai
Non andar via, ti prego

Passerotto non andare via
Senza i tuoi capricci, che farò
Ogni cosa basta che sia tua
Con il cuore a pezzi cercherò

Ma cosa è stato di quel tempo
Che sfidava il vento
Che faceva fremere
Gridare contro il cielo
Non lasciarmi solo, no
Non andar via
Non andar via

Senza te
Morirei
Senza te
Scoppierei
Senza te
Brucerei
Tutti i sogni miei
Solo senza di te
Che farei
Senza te
Senza te
Senza te

Sabato pian piano se ne va
Passerotto, ma che senso ha
Non ti ricordi
Migravamo come due gabbiani
Ci amavamo e le tue mani
Da tenere, da scaldare
Passerotto, no
Non andar via
Non andar via

Senza te
Morirei
Senza te
Scoppierei
Senza te
Brucerei
Tutti i sogni miei
Solo senza di te
Che farei
Senza te
Senza te
Senza te

 

La danza del gufo malefico

https://youtu.be/dtI8B0Lllc4



Nel blu dipinto di blu

Penso che un sogno così non ritorni mai più
Mi dipingevo le mani e la faccia di blu
Poi d'improvviso venivo dal vento rapito
E incominciavo a volare nel cielo infinito

Volare oh, oh
Cantare oh, oh
Nel blu dipinto di blu
Felice di stare lassù
E volavo, volavo felice più in alto del sole
Ed ancora più su
Mentre il mondo pian piano spariva lontano laggiù
Una musica dolce suonava soltanto per me

Volare oh, oh
Cantare oh, oh
Nel blu dipinto di blu
Felice di stare lassù
Ma tutti i sogni nell'alba svaniscon perché
Quando tramonta la luna li porta con sé
Ma io continuo a sognare negli occhi tuoi belli
Che sono blu come un cielo trapunto di stelle

Volare oh, oh
Cantare oh, oh
Nel blu degli occhi tuoi blu
Felice di stare quaggiù
E continuo a volare felice più in alto del sole
Ed ancora più su
Mentre il mondo pian piano scompare negli occhi tuoi blu
La tua voce è una musica dolce che suona per me

Volare oh, oh
Cantare oh, oh
Nel blu degli occhi tuoi blu
Felice di stare quaggiù
Nel blu degli occhi tuoi blu
Felice di stare quaggiù
Con te