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sabato 21 febbraio 2015

Cipì...

Cipí: dall'animazione in classe... al teatro














Benvenuti a tutti…


Siamo contenti che avete accettato il nostro invito…siete in tanti!

E' tanto importante per noi rendervi partecipi di un percorso di animazione alla lettura che ci ha appassionato, incuriosito, fatto sorridere ma anche riflettere….perchè, anche se siamo bambini….noi pensiamo, abbiamo le nostre idee ed intanto impariamo.
Il libro intitolato CIPI’, scritto da un maestro chiamato Mario Lodi insieme ai suoi alunni di una scuola di campagna, ci ha accompagnato per tutto l’anno.
Ed ora tocca noi…..
Racconteremo a modo nostro questa esperienza
Chissà se vi piacerà…
Noi ce l’abbiamo messa tutta!!!!!
INTRODUZIONE
Tutti  in classe , pronti iniziamo
 e la canzone dell’alfabeto insieme cantiamo 
 canto: VERDE VERDE.
Qui incomincia l’avventura di Cipì senza paura……
Era un  giorno  fortunato…quando un passero era nato……
 I° CARTELLONE
LA NASCITA  ……..IL MONDO
 1 b.
C’era una volta e ancora c’è un bel paese, tu sai perché? Disteso al verde e al sole in mezzo a un campo di viole c’era un palazzo che il cielo sembrava toccare da lì un passero avrebbe imparato a volare.

2 b
E quella che vi stiam per raccontare, più che la storia è l’avventura di un uccello senza paura. Tutto iniziò un bel dì con la nascita di Cipì.
Scenetta drammatizzata:
mamma passera : “Sono nati…sono mamma…sono tre”
2 passerotti: “ Cip..Cip
Cipì : “cipì, cipì ( prova a volare)”
 Mamma: “Ecco !  Lo chiameremo Cipi’ “
Babbo :”Perché piangi?”
Cipì: “ Cipì..cipì voglio uscire da qui…”
3 b
Questo passerotto ancora non aveva imparato a volare che già il mondo voleva visitare 
Scenetta drammatizzata
Cipì: “Mamì cos’è quella palla di fuoco?
Mamì: “Il sole”
Cipì:”Mamì e il cielo cos’è”
Mamì:”La nostra strada”
Cipì:”E il nastro d’argento?”
Mamì:”E’ il fiume

 II° CARTELLONE
LE PRIME DISAVVENTURE DI CIPI’ DISUBBIDIENTE
4 b
E, visto che tra i suoi fratelli era il più birichino, un bel giorno piombò su di un camino. Salta di qui, salta di lì nel buco fondo e nero lui finì.

5 b
Patapunfete patafunfetò ...il suo povero cuore per poco non scoppiò. Prigioniero era diventato di un gruppo di bimbi davvero spietato; lo chiusero in gabbia, con un filo alla zampetta e la sua Mamì nulla poté fare, poveretta!
6 b
Fu grazie ad un bisticcio che Cipì si salvò da questo pasticcio, stanco di essere maltrattato beccò forte la manaccia che gli toglieva il fiato, subito al cielo le ali frullò -Libero, libero!- a tutti gridò.

Scenetta drammatizzata
 1 Bimbo: “Un uccello nel camino !”
2 Bimbo: “Prendiamolo e chiudi la porta”
1 Bimbo: “Prendi la scopoa”
2 Bimbo: “Ecco l’ho preso….mettiamolo in gabbia”
1 Bimbo: “No, leghiamogli un filo alla zampetta”
Mamì: “ Vola, vola vieni qui dalla tua Mamì…”
AZIONE: Cipì becca la mano del bimbo e si libera
Cipì: “ Sono libero Mamì, però nel nido non ci vengo…ormai so volare”

7 b
Intanto la primavera era da poco iniziata e la natura sembrava risvegliata. Quante cose Cipì vuole sapere! Mamì è lì pronta per fargliele vedere. Palla di fuoco, Nastro d’argento e i fiori colorati -Che spettacolo!- dicon tutti meravigliati.


BALLETTO:               LA PRIMAVERA DI VIVALDI

III° CARTELLONE
MARGHERI’
8 b
In un campo, sola se ne stava una timida margheritina che la testa allungava e da Palla di fuoco si faceva baciare: la solitudine non poteva più sopportare. Un dì vedendo Cipì nel ciel volteggiare gli chiese se suo amico voleva diventare, un compagno con cui parlare aveva trovato pensò il fiorellino in mezzo al prato.

Scenetta drammatizzata
Margherì: “ Che buffo ciuffetto”
Cipì: “ Chi parla?”
Margherì: Mi chiamo Margherì…..e mi sento tanto sola….l’unica carezza che ricevo è da una vecchia biscia”
Cipì : “Cosa è una biscia”
Margherì: “ E’ una creatura senza ali e senza zampe, lucida e liscia, che striscia fra le erbe ….e tu, perché non vieni a farmi compagnia?”
Cipì: “Verrò…ma ora devo andare!”
Margherì: “Ciao Cipì”
Cipì: “ Arrivederci Margherì”
IV° CARTELLONE
IL GATTO
9 b
Ma il mondo di pericoli è popolato -State ben attenti!- Mamì aveva cinguettato. Cipì per nulla spaventato al gatto cattivo si era avvicinato, gli artigli nascosti lui voleva vedere e gli si appressava senza temere.
10 b
L’animale baffuto che pareva dormire, di scatto si alzò e lo andò a ghermire, lo rincorse a zampa sciolta, ma Cipì fu su nel ciel a sua volta. -Son salvo!- disse ancora spaventato mentre guardava il suo didietro spennato.

Canzone di L.Battisti “ Maledetto di un gatto”
Scenetta mimata
Gatto
Cipì

V° CARTELLONE
IL CACCIATORE E LA FUCILATA
11 b
Raggiunse lesto lesto gli amici che in un campo del gran mangiavan felici, fino a quando un tubo luccicante a lui si avvicinò -Rimaniam a beccar ancora un altro po’, io non ho paura!- Cipì gridò.
12 b
All’improvviso un tuono scoppiò e un suo amico a terra stramazzò. Troppo incosciente Cipì era stato e la sua amica ferita Passerì, in un cespuglio aveva trascinato.

Scenetta mimata
Cacciatore
Cipì
Passerì
13 b
La curò e la imboccò amorevolmente perché si riprendesse velocemente, Palla di fuoco, la luna e le stelle che nel ciel brillavano guardavan contenti i due che intanto s’ innamoravano.
Canzone di C. Baglioni “ Passerotto”
Scenetta mimata
Coppie M/F
VI° CARTELLONE

E’ ESTATE
14 b
Le piante il loro abito nuziale avevan abbandonato e il verde grembiul di fatica indossato, tanti buoni frutti iniziavan a maturare e nei prati mille occhi colorati a spuntare.
15 b
Passerì era ormai guarita e con Cipì iniziò una nuova vita; un posto per il nido inziaron a cercare sicuro dove il sole tardasse a tramontare.

BALLETTO          L’ ESTATE     DI  VIVALDI

VII° CARTELLONE
AUTUNNO…LA MORTE DI MARGHERI’

16 b
Ma un giorno all’improvviso la guerra scoppiò in quel paradiso. Palla di fuoco si era appena coricato quando il vento soffiò molto arrabbiato, una nuvola nera veloce avanzò e la luna nel cielo oscurò!
17 b
Squarciò il buio un improvviso bagliore e tra gli uccelli del tetto fu gran stupore! Quello che accadde non si può raccontare, ve lo farem quindi ascoltare. Possiam solo dire che Palla di fuoco alla fine spuntò e con le sue lance dorate il mondo in pace abbracciò!

SONORIZZAZIONE:
PIOGGIA , GRANDINE, TUONI…..
18 b
Intanto Cipì accanto al nido si accovacciava e su la sua amata in dolce attesa vegliava. Di settembre un bel mattino tre teste dal guscio fecero capolino. -Papà son diventato!- urlava Cipì senza più fiato.
19 b
Da Margherì rapido si diresse, perché la bella notizia subito sapesse. Ma non appena giunse nel prato, vide che l’uomo l’erba aveva falciato; il fiorellino stava per spirare e il suo fedele amico era lì vicino a lacrimare.
20 b
Il mondo si fermò triste e muto chinò il capo e a Margherì diede l’ultimo saluto, Palla di fuoco con il cuore gonfio di pianto, si rifugiò in un nebbioso manto.

Scenetta drammatizzata
Margherì: “ Sono felice che tu sia papà, bravo Cipì, insegna loro ad amare le cose care e belle….salutami il sole ed il vento…a…come è breve la vita….ricordati sempre di Mrgherì!!!!!
VIII° CARTELLONE

ARRIVA L’INVERNO
21 b
Passarono i dì e il freddo aumentò finchè un mattino la neve cascò! Farfalle bianche volteggiavan nel cielo ricoprendo la terra di un candido velo, i poveri uccelli non avevan di che beccare, ma non si stancaron di cercare.


BALLETTO  :        L’ INVERNO   DI  VIVALDI

IX° CARTELLONE
IL SIGNORE DELLA NOTTE
22 b
Una sera fredda e scura Cipì ebbe una gran paura: si accesero d’improvviso due scintille brillanti che illuminaron il buio lì davanti! -Che cosa è stato?- chiese a Passerì tutto spaventato.
23 b
Era il signore della notte che dava consigli agli uccelli come se fossero suoi figli, raggi di luce e ombre di comignoli mangiava, il tremolio delle stelle sorseggiava. -Io non ci credo!- Cipì brontolò. - Qui c’è del marcio e io lo scoprirò!


Scenetta drammatizzata
Cipì: “ Nel buco nero ci sono due luci “
Passer’: “ Là c’è la casa del Signore della notte…è un vecchi saggio che dice di proteggere noi poveri uccelli”
Cipì: “ Io ci credo poco…mi sbaglierò, ma qui sotto c’è un mistero…e se c’è lo voglio scoprire!”

24 B 
Nutriva Cipì molti sospetti, iniziò così a svolazzare tra i tetti. Tutti i passeri interrogava preoccupato: -Chi era davvero quell’uccello dal becco uncinato? Mentre senza sosta indagava, vide Beccodolce tutta rattristata: uno dei suoi figlioli aveva perduto, era partito sul far della sera, senza un saluto! Con due stelline andava a conversare disse prima di non ritornare


X° CARTELLONE
ASSEMBLEA E RICHIESTA DI AIUTO
Scenetta drammatizzata
Cipì: “ Tutto il popolo del tetto deve essere avvertito, che il Signore della notte uccide i passeretti…Attenzione  ….è un imbroglione!
25 b
Molti a Cipì non avevan creduto e gli avevan tolto il saluto. Delle prove si dovevan procurare. -Sì, ma dove andarle a cercare? Chiese aiuto alla luna, d’argento vestita, ma si rifutò tutta stizzita.

26 b
Il signore della notte è amico mio, allontanatevi, per l’amor di Dio! Supplicò il sole grande e potente, ma non lo aveva visto una volta solamente. Rincorse le nuvole che giravan per il mondo e furon gentili in fondo in fondo.
27 b
-Andate dal vento, senza timore anche se è burbero ha un gran cuore! Il vento accolse la richiesta d’aiuto, Cipì però doveva aspettare e non certo un minuto.
Scenetta drammatizzata
Cipì : “ Amica luna,  aiutami a trovare le prove che il Signore della notte è pericoloso.”
Luna: “ Il signore della notte è amico mio, allontanati per amor di Dio!”
Cipì : “ Sole grande e potente hai mai visto il Signore della notte?”
Sole : “ Ne ho sentito parlare, ma io non l’ ho mai visto perché lui esce quando io non ci sono….forse le nuvole ti potrebbero aiutare!”
Cipì: “ Oh bianche nuvolette che girate il mondo, aiutatemi, dateci voi una prova.”
Nuvole: “ Non possiamo fermarci per aiutarti…vai dal vento senza timore , anche se burbero ha un gran cuore.”
Cipì: “ Ah  buon vento aiutami a svelare il mistero del Signore della notte!”
Vento: “ Quel mascalzone, se la merita una lezione, ora non posso, ma vi prometto che vi aiuterò!!!”
XI° CARTELLONE
L’AIUTO DEL VENTO E LA FUGA DEL GUFO
28 b
Trascorsero i mesi e la primavera arrivò e della promessa fatta il vento si ricordò, come una furia arrivò e agli uccelli radunati questo gridò: - Volete una prova? Vediamo un po’!
Scenetta mimata

Vento, piume, ossicini
29 b
Nel buco del signore della notte la testa infilò e tutto quel che c’era dentro fuori tirò. Le mamme tristi e disperate guardavan le penne dei loro figli lacerate. Fu così infine svelato il mistero dell’uccello dal becco uncinato.
30 b
Il popolo del tetto l’impostore doveva far scappare, alle sue parole nessun si doveva più incantare! Dopo dodici notti e dodici dì, affamato e pieno di vergogna lui fuggì.
XII° CARTELLONE
RITORNO DELLA PRIMAVERA:
LA LIBERTA
31 b
I giorni che seguiron furon lieti e felici: tutti eran ritornati amici. Dopo la pioggia era venuto il sereno, di buonumore ogni cuore era pieno. Il mondo faceva la danza del sorriso Cipì e Passerì vissero per sempre in quel paradiso.
32 b
Tutto ciò che nella vita avevan imparato ai loro figli lo avevan insegnato: il valore dell’onestà e della bontà, distinguere il vero dalla falsità, avere il coraggio di lottare se liberi si vuol volare!


CANTO: “Volare Volare” ( musicol Forza venite gente”)




1 commento:

Giusy La Rosa ha detto...

Bellissimo lavoro che vorrei provare fare con i miei alunni.
Hai qualche filmino del lavoro? Grazie.