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domenica 22 dicembre 2019

Scrittori di classe

Scrittori di classe 

  Scuola Primaria"De Gasperi"

Testi inediti a cura degli alunni 



Domitilla e Zephyr

Era estate, faceva molto caldo, le cicale cantavano senza sosta. In un campo estivo  era previsto, per il pomeriggio, un mini concorso per gli animali domestici.

Vinceva chi presentava l’animale più carino.

Fra i concorrenti c’era una bambina di nome Domitilla ed il suo animale domestico Zephyr .

Domitilla era una bambina straordinaria, con gli occhi che brillavano di gioia. Era uno spirito libero, con una capigliatura dorata che danzava al vento mentre correva insieme a Zephyr, il suo piccolo drago. I suoi occhi erano come finestre aperte su un mondo di meraviglie, sempre pronti a scoprire qualcosa di nuovo. Sorrideva sempre e quando sorrideva le lentiggini danzavano sulle guance.

Zephyr, l'animale domestico di Domitilla, era  straordinario (si dice che possedeva poteri magici, mah…) ma,( c’è sempre un ma!)suscitava disgusto negli altri bambini. Il suo aspetto era quanto di più lontano ci fosse dall'idea tradizionale di un drago. Le sue scaglie erano grinzose e puzzolenti, di un colore indefinito tra il marrone e il verdastro. La cresta di cristallo sulla testa sembrava ricoperta da una patina di cacca di topo e le ali, invece di essere delicate, erano spellate e pieni di macchie. Aveva una lingua lunga e a penzoloni dove avevano fatto casa una colonia di puzzolenti scarafaggi. Puzzava puzzava, peggio delle puzze che fa mio nonno! E pare che fosse proprio l'aspetto disgustoso di Zephyr a renderlo così unico.

Ma ecco arrivare i concorrenti Dorian e Vastatore con i loro suo animali domestici :

“Ah, ah , ah, è disgustoso! Non vincerà mai! Saranno i nostri piccoletti a vincereeeeeeeeee…sono super super! Che puzza…Domitilla , allontanalo… bleàaaaa… Mi fa vomitare!”

 Domitilla nè si preoccupò e né li ascoltò. L'amore per Zephyr rimaneva inalterato. Nonostante le parole crudeli degli altri bambini, lei lo difendeva con determinazione e orgoglio. Ogni volta che guardava Zephyr , i suoi occhi brillavano di gioia, di amore e di avventura. Domitilla aveva la capacità di vedere la bellezza al di là delle apparenze e ciò faceva di lei una bambina straordinaria.

 Ma all’improvviso: “Cra cra cra…sono qua , non sono un pesce né un baccalà!”

Domitilla sorridente  disse: “Wow...una rana, ciao come ti chiami?”

“ Mi chiamo Rana Stracolmi e mi piace raccontare colmi”.

 “ Oooh, OK, ma cosa sei venuta a fare qui?”

 “Certo  te lo dico bella bambina…

se leggi prima la nota segreta attaccata alla mia zampina.”

Rispose Rana stracolmi.

Domitilla prese la nota segreta e lesse: "Zephyr è un'animale meraviglioso, tu sei una persona speciale per averlo. Non lasciare che le parole cattive degli altri ti feriscano. Con affetto, Rana stracolmi."

La nota rese Domitilla sprizzante di gioia e ,con il cuore in gola per la forte emozione, ringraziò la rana Stracolmi.

“Celafaremoooooooo…rana salterina, grazie mille!”

“Dunque, continuò la rana Stracolmi, sono qui perché volevo dirti anche che sta arrivando un mio amico: Peratoons,  ti aiuterà con il tuo Zephyr, ma ha un piccolo difetto, devi dargli una pera a desiderio e ….Oh, eccolo, Ciao!”.

 “Ciao, sono Peratoons, dammi una pera a desiderio o ti do in pasto a Saverio!”

Domitilla rispose: “Che simpatico…vuole farmi ridere! Eccoti una pera, ma adesso posso esprimere un desiderio?”

 “ Certamente!”disse Peratoons.

 “ Vorrei rendere felice il mio Zefyr”.

 “Il tuo desiderio è un ordine! Puzze del nonno, puzzole dei boschi, puzze di Zephyr…suonate!”

Tataratà…prrrrrr..tataratà...prrrrr..tataratà...plash plushsssss...

Domitilla : “ Ma ma ma… non è cambiato niente!”.

Peratoons : “ Sì, invece, ora ha il potere di essere felice e far felice. Di cos’ha paura il tuo drago?”.

“Degli applausi”. disse Domitilla.

Peratoons rispose :“Ok, allora applaudisci”.

Domitilla applaudì e Zephyr “Proottttt…prottt..prott" si alzò in volo e...

Mentre gli altri animali facevano trucchi o facevano le fusa, Zephyr cantava in aria melodie incantevoli con la sua  voce soave ed era tanto felice.

 Il pubblico rimase incantato . E…anche se il disgusto verso Zephyr era ancora presente, l'aria si riempì di gioia e meraviglia.

Peratoons disse: “ Hai visto che ha funzionato?”. Ora però tocca a te fargli vincere il concorso , ciaoneeeeee…”

La fata turchina Doroty aveva regalato a Domitilla un cuscino. Non era un semplice cuscino. Era intessuto con fili d'argento e decorato con piccoli diamanti e smeraldi incastonati .Aveva il potere di amplificare i poteri magici. Domitilla lo portava sempre con sé. E…quando Zephyr si posò su di esso, il cuscino emise un radiante bagliore argentato, rafforzando la sua magia e consentendogli di creare uno spettacolo di colori  straordinario.

Ma, quando sembrava che il pubblico stesse per cambiare idea su Zefyr, una potente tempesta si scatenò all'improvviso, con venti forti che rovesciarono tutto il concorso. Domitilla si preoccupò per la sicurezza di Zephyr, ma sorprendentemente, il drago emise un altro raggio di luce multicolore dalla sua bocca, trasformando la tempesta in uno spettacolo di colori e luci. La sua magia amplificata affascinò tutti i presenti.

Anche il giudice del concorso.

Così tutti impararono a non giudicare dalle apparenze e capirono che la bellezza poteva trovarsi ovunque, anche nelle forme più inaspettate.

Ma ora vi chiederete : Chi ha vinto il concorso?

Direte Zephyr. Forse, ma io non ve lo dico …alla prossima!

Sentimento target: L'unicità è ciò che rende il mondo un posto meraviglioso!

 


Il tesoro di Peluchino

Nel regno incantato di Dormilandia, una terra circondata da colori brillanti e forme bizzarre, viveva una bambina straordinaria di nome Domitilla.

Domitilla era bella e luminosa come il sole, i suoi  occhi erano luccicanti e i capelli sembravano riflettere l'arcobaleno. Buona, gentile e raffinata, sprizzava gioia da ogni poro, portando con sé un senso di luce e meraviglia ovunque andasse.

Aveva un animale domestico particolare, chiamato Peluchino. Un piccolo mostro peloso con occhi che scintillavano come gemme magiche e un sorriso pieno di denti aguzzi come piccole spade incantate. La testa di Peluchino era grande quanto un globo, ma coperta da ciuffi di peli iridescenti che sembravano danzare come coriandoli incantati. Mentre le altre creature del regno si nascondevano al solo vederlo, Domitilla  abbracciava teneramente il suo amico mostruoso, trasmettendogli un amore magico e incondizionato.

Il buffone di corte ogni volta che lo vedeva diceva:”Disgustosooooo…Domitilla, allontanalo da me! Puzza più di una puzzola!”

Domitilla rispondeva:” E’un vero tesoro…ne vedrete delle belle! Peluchino è magico…presto ve ne accorgerete.”

 Era il giorno del concorso degli animali del regno, a breve avrebbero eletto l’animale più bello. C'erano cuccioli di gattini dalle zampe incantate e cagnolini con collari che brillavano come stelle cadenti. Pappagalli iridescenti svolazzavano mentre cantavano melodie incantate, un coniglietto con orecchie che sembravano ali di farfalle si esibiva con salti elegantissimi, un cane bizzarro,un topolino curioso...

Ma quando Domitilla si presentò con Peluchino…tutti gridarono: “E’ orripilante! Che disgusto…buttatelo nel fosso!”

Peluchino era triste, nessuno si avvicinava a lui…chinava la testa e piangeva in silenzio.

Così Domitilla decise di intervenire. Fece un fischio e una strana rana canterina saltò dal fossato del castello. Era una rana con macchie blu iridescenti sulla schiena che sembravano riflettere il cielo stellato.

“Cra cra cra…Peluchino, Peluchino

su su..beviamoci un bicchiere di vino!”

Peluchino iniziò a ridere a crepapelle…e mentre rideva nell’aria si sentì un tintinnio di campanellini magici e nel frattempo uno strano biglietto, con una nota, si poggiava ai piedi di Domitilla.

Domitilla la lesse ad alta voce: ”Sotto il ponte c’è un cuscino, porta lì Peluchino”.

Domitilla ubbidì.

Peluchino stanco si addormentò sul cuscino. E come per magia il cuscino incominciò a volare…

Portò Peluchino in un mondo più a misura di tutti…un mondo dove nessuno si curava dell’aspetto fisico, dove “l’essenziale era invisibile agli occhi”, dove tutti ma proprio tutti, vivevano felici.

Re Poltronas gli regalò la mappa delle emozioni…”Chi trova la felicità trova un tesoro! Bim bum bam…”

Era il primo indizio per cercare un vero tesoro…ma il tesoro era già lì.

Peluchino ritornò da Domitilla  con il suo magico cuscino.

Domitilla per la gioia rise come se fosse un tintinnio di campanellini magici e annunciò a tutti concorrenti:"Beh, Peluchino è davvero speciale e unico nel suo genere, ma è dolcissimo! Vedrete! Parteciperà al concorso di bellezza."

Gli altri animali si esibivano con incantesimi o facevano apparizioni magiche. Quando fu il suo turno, Peluchino aprì la bocca spaventosa e... cominciò a cantare una melodia incantata. Aveva trovato il tesoro, era nelle sue corde vocali ed ora lo condivideva con il pubblico! Un canto, una melodia che penetrava il cuore di tutti i partecipanti. Nell’aria, come per magia, le lucciole captavano le molecole della gioia e le diffondevano  in ogni dove… che spettacolo emozionante!

Il pubblico rimase incantato ed emozionato chiese scusa a Peluchino.

Il disgusto iniziale si era trasformato in ammirazione per la straordinaria performance di gioia che Peluchino riusciva a trasmettere con le sue note d’amore.

Quel giorno, tutti impararono che la bellezza e il talento possono essere trovati anche in creature inaspettate.

Sentimento target: Accettazione della diversità, diversità come ricchezza.

domenica 1 dicembre 2019

L'ARTE D'INSEGNARE AI BAMBINI S'IMPARA. INSEGNANDO.


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                                                A chi come me ama scrivere e leggere...
                                                         NATALE IN COMPAGNIA 

 Storia e dialoghi di Sofia Montagna 4 A Scuola Primaria De Gasperi – San Giorgio Ionico –                                                                     Natale 2019

 Narratore:E’ LA VIGILIA DI NATALE E CINQUE BAMBINI DI CINQUE POSTI DIVERSI SONO SEDUTI DI FRONTE AL LORO ALBERO DI NATALE PER CHIEDERGLI DI AVVERARE I LORO SOGNI. KIM E’ UNA BAMBINA ASIATICA DI 9 ANNI; LOUIS E’ UN BAMBINO AUSTRALIANO DI 10 ANNI; TINA E’ ITALIANA E HA 9 ANNI; RICKY HA 10 ANNI ED E’ AMERICANO ; JASMINE E’ AFRICANA E ANCHE LEI HA 10 ANNI.

KIM:CIAO ALBERO SONO KIM, LA TUA AMICA SIMPATICA E CANTERINA! PER FAVORE QUEST’ANNO MI AIUTI A DIVENTARE UNA POP STAR?

LOUIS:CIAO MIO CARO AMICO, QUEST’ANNO HO QUALCOSA DI MOLTO IMPORTANTE DA CHIEDERTI… MI FAI DIVENTARE UN CALCIATORE FAMOSO???

TINA:CIAO ALBERINO ALBERELLO, CHE FAI DI BELLO? SE NON SEI MOLTO IMPEGNATO MI FAI BALLARE NEI TEATRI PIU’ IMPORTANTI DEL MONDO?

 RICKY: HELLO DEAR CHRISTMAS’S TREE. QUEST’ANNO TI CHIEDO DI FARMI DIVENTARE UNO YOUTUBER VIRALE E SE PIU’ FOLLOWER AVRO’ PIU’ FAMOSO DIVENTERO’

 JASMINE: CIAO ALBERO SONO JASMINE… TI RICORDI DI ME? VORREI CHIEDERTI TANTE COSE MA SO CHE NON POTRAI REALIZZARLE TUTTE. VORREI SOLO PASSARE QUESTO NATALE IN COMPAGNIA DI TANTI AMICI E CHE IL FRASTUONO CHE SENTO NELLE ORECCHIE SIA PER LA GIOIA DELLA FESTA E NON PER LE BOMBE DELLE GUERRE.
 Narratore: I BAMBINI SALUTANO IL LORO ALBERO E VANNO A DORMIRE TRANQUILLI. MENTRE DORMONO, LO SPIRITO DEL NATALE CIOE’ UN BAMBINO VESTITO DI BIANCO E CON UNA CANDELA IN MANO, APPARE NEI SOGNI DEI CINQUE BAMBINI ED E’ QUI CHE AVVIENE LA MAGIA. LO SPIRITO DEL NATALE, CHE AVEVA ASCOLTATO I DESIDERI DEI BAMBINI,DECIDE COSI’ DI ESAUDIRE QUELLO DI JASMINE. KIM, LOUIS, TINA E RICKY FANNO UN VIAGGIO SPECIALE, IN UN AEREO SPECIALE ED UN PILOTA SPECIALE, VERSO L’AFRICA, DRITTI A CASA DI JASMINE PER FESTEGGIARE IL NATALE INSIEME.
 SPIRITO:CIAO A TUTTI, IO SONO LO SPIRITO DEL NATALE COME E’ STATO IL VIAGGIO? SPERO CHE VI SIA PIACIUTO. VI HO PORTATI IN UN POSTO MOLTO DIVERSO DAL VOSTRO CHE NON VI PIACERA’ SUBITO MA CHE VI DISPIACERA’ LASCIARE DOPO.
 RICKY:MA QUESTE NON SONO CASE, SONO CAPANNE… IO NON CI ENTRO LI’ DENTRO. LOUIS:MA DOVE SONO LE STRADE? E LE AUTO? E I VIDEOGIOCHI? KIM:MA I NEGOZI A CHE ORA APRONO? E L’ESTETISTA DOV’E’?

 TINA:QUI IL MIO SMARTPHONE NON HA CONNESSIONE. E IL WIFI?

 INSIEME:VOGLIAMO TORNARE A CASA. SPIRITO DEL NATALE RIACCOMPAGNACI A CASA!

 SPIRITO:MI DISPIACE CARI BAMBINI, MA DA QUI NON SI MUOVE NESSUNO. DOVRETE IMPARARE I VERI VALORI DELLA VITA. STARETE A CASA DI JASMINE, LONTANI DA TUTTE LE VOSTRE COSE, SPECIE DAI TABLET, SMARTPHONE E VIDEOGIOCHI VARI. LEI E’ JASMINE, SU SU FORZA, FATE AMICIZIA.

JASMINE: BENVENUTI A TUTTI, CHI SIETE VOI? KIM: MI CHIAMO KIM, SONO CINESE E HO 9 ANNI LOUIS: IO SONO LOUIS, SONO AUSTRALIANO E HO 10 ANNI

 RICKY: NICE TO MEET YOU JASMINE, SONO RICKY, HO 10 ANNI E SONO AMERICANO. 

TINA:CIAO BELLA, SONO TINA, HO 9 ANNI E VENGO DA ROMA, IN ITALIA. 

SPIRITO:CIAO JASMINE, IO SONO LO SPIRITO DEL NATALE E VI HO FATTI INCONTRARE IO. ORA CARA JASMINE, INSEGNA AI TUOI NUOVI AMICI COME CI SI DIVERTE QUI NEL TUO PAESE. IO SO GIA’ CHE SARA’ UN NUOVO MODO DI DIVERTIRSI…AHAHAHAHAH JASMINE:DIVERTIRSI??? BENE VENITE CON ME.

 Narratore:I BAMBINI SEGUONO JASMINE: RICKY E LOUIS AIUTANO IL PAPA’ DI JASMINE A COLTIVARE I CAMPI E RACCOGLIERE I FRUTTI PIU’ DOLCI DAGLI ALBERI. KIM E TINA, INVECE, VANNO A LAVARE I PANNI NELL’ACQUA LIMPIDA E FRESCA DEL FIUME INSIEME A JASMINE E SUA MADRE

 KIM:JASMINE, TINA, GUARDATE QUANTO E’ BELLO QUESTO FIUME. FACCIAMO UN TUFFO? TINA:E’ STUPENDA. E GUARDA COME SONO BIANCHI QUESTI PANNI, MEGLIO DELLA LAVATRICE.

 LOUIS: SONO STANCHISSIMO, MA SPORCARSI DI TERRA E’ BELLISSIMO.

 RICKY: MA LE BANANE CRESCONO SUGLI ALBERI? PENSAVO NASCESSERO NEI SUPERMERCATI.

 Narratore:DOPO QUESTA LUNGA GIORNATA I BAMBINI RITORNANO A CASA DI JASMINE DOVE LA MAMMA HA PREPARATO UN OTTIMO COUS COUS E UN DOLCE CON LE BANANE RACCOLTE PRIMA DAGLI OMETTI. SI FESTEGGIA COSI’ IL NATALE A CASA DI JASMINE E DOPO AVER RACCONTATO UN PO’ DI STORIE, ANCHE TRISTI SULLA GUERRA NEI PAESI AFRICANI, I BAMBINI SI ABBRACCIANO FORTE E PROPRIO IN QUELL’ISTANTE, MAGICAMENTE, LO SPIRITO LI RIPORTA NEI PROPRI LETTI 

Narratore:E’ LA MATTINA DI NATALE E QUANDO I BAMBINI SI SVEGLIANO NON CREDONO AI LORO OCCHI… I LORO ALBERI DI NATALE SONO COLMI DI REGALI PER LORO.

BAMBINE:WOW QUANTI REGALI BAMBINI:NON CI POSSO CREDERE 

Narratore:NONOSTANTE I REGALI, I BAMBINI PERO’ PENSANO TUTTI ALLA STESSA COSA: LA GIORNATA PASSATA CON JASMINE E, ANCHE SE SONO LONTANI UNO DALL’ALTRO, CHIEDONO AI PROPRI GENITORI DI PORTARE TUTTI I REGALI A JASMINE E AGLI ALTRI BAMBINI DEL SUO VILLAGGIO CHE COME LEI SOGNANO DI AVERE UNA VITA FELICE, PIENA DI AMICI E COLMA D’AMORE.

 TUTTI:TUTTI I BAMBINI DEL MONDO SONO UGUALI E HANNO IL DIRITTO DI VIVERE UNA VITA TRANQUILLA E LONTANA DALLE GUERRE.