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sabato 21 febbraio 2015

Testo teatrale "La rosa di San Giorgio"

Dall'animazione ... al teatro







“ LA ROSA DI SAN GIORGIO”




VOCE FUORI CAMPO : “Raccontami una storia”



CANZONE UN PAESE BELLISSIMO


C’erano una volta due paesi gemelli, uno si chiamava TREMENOUNQUARTO e l’altro NONSONOANCORA LETRE. Erano vicini e li separava un grande fiume chiamato il Fiume della Rosa di San Giorgio perché su di una sponda, esattamente la sponda del paese TREMENOUNQUARTO, cresceva un rosaio legato alla leggenda del cavaliere san Giorgio.



I due paesi avevano ognuno lo stesso numero di case, di strade, una piazza, un castello ed una chiesa. Intorno c’era un bosco, pascoli, orti, un lago, ruscelli, fiumicciattoli e tre montagne: una molto alta, una media ed una piccola.



Due erano le differenze tra i due paesi. Il paese TREMENOUNQUARTO era governato dalla regina Elisenda e sulle sponde del grande fiume cresceva il famoso rosaio mentre il paese NONSONOANCORA LETRE era governato dal re Federico.



REGINA ELISENDA :  Buongiorno a tutti, mi chiamo Elisenda e sono la regina del piccolo paese Tremenounquarto!


 
RE FEDERICO : Buongiorno a tutti, mi chiamo Federico e sono il re del piccolo paese Nonsonoancoraletre!


 

Tutto andava bene in quei paesi, la gente era felice perchè i due sovrani erano saggi, non imponevano molte tasse e la gente era libera di vivere come desiderava.


 
Ma torniamo al famoso rosaio nato dove  il cavaliere san Giorgio  decise di riposarsi dopo la battaglia combattuta contro un terribile drago.


BAMBINI: Nonno, nonno ci racconti la leggenda di questo cavaliere Giorgio?


NONNO : Va bene, venite qui con me, mettetevi tranquilli che ora vi racconto cosa successe tanto tanto tempo fa, in una città terrorizzata da un drago famelico che seminava tristezza e morte tra tutti gli abitanti.

(Sipario chiuso)


BALLO IN FA DIESIS MINORE


10 NARRATORI DELLA LEGGENDA DI SAN GIORGIO


(SCENA MIMATA)


NONNO : Il cavaliere Giorgio stanco della violenta battaglia contro il drago si fermò a riposare sulla riva del fiume, conficco la lancia sporca di sangue nella terra e si addormentò profondamente.


Quando si svegliò la lancia non era più una lancia. Si era trasformata in un rosaio, che ogni anno il giorno del suo onomastico, cioè il 23 Aprile, fiorisce con una bella rosa, rossa come il sangue del drago sconfitto.


BAMBINI: che bella storia…grazie nonno!!!!!



C’è da dire, onor del vero, che mentre gli abitanti di TREMENOUNQUARTO erano fieri di avere il rosaio nel loro territorio, gli abitanti di NONSONOANCORA LETRE erano un po’ invidiosi dei loro vicini. Ebbene ascoltate cosa successe ai Paesi Gemelli per via di quel rosaio.

La regina Elisenda aveva un consigliere chiamato Stanislao Puntuto delle Storie Tenebrose, un tipo molto ambizioso che non si accontentava di essere un semplice consigliere.


STANISLAO : Piacere a tutti, io sono Stanislao Puntuto Delle Storie Tenebrose, consigliere speciale della regina Elisenda.


E si…sono soltanto un consigliere di un piccolo paese ma veramente mi piacerebbe essere un RE !


Beh, a pensarci bene potrei fare qualcosa per diventare RE….. potrei fingermi innamorato della regina Elisenda e sposarmi con lei….Si farò così… è un bel piano!


STANISLAO . Bellissima, altissima e magrissima regina, voglio dirle che io l’amo…che ne pensa se ci sposiamo?


REGINA ELISENDA: Le tue parole mi fanno piacere, mio consigliere, ma….non posso sposarti!


STANISLAO : Come mai sua altezza? Sono forse brutto? Mi guardi bene…sono un figurino io!

REGINA ELISENDA: Tu mi piaci, sei bello ed elegante…..ma non ti amo!


Io sposerò soltanto la persona che amerò veramente, che mi farà provare un frù frù nel mio cuore di regina !

STANISLAO: Se le cose stanno così, io me ne vado, cambio paese e mi trasferisco a Nonsonoancoraletre.


Quell’ antipatica di una regina, questa volta gliela faccio pagare.


Ecco cosa farò: porterò via il rosaio a quegli orgogliosi di Tremenounquarto. Adesso scrivo un documento falso che dimostrerà che il rosaio è stato rubato.


(Dopo aver passato il fiume, rivolgendosi al popolo di Nonsonoancoraletre)


STANISLAO: Sentitemi bene gente , ascoltate cosa ho da rivelarvi!!! Il cavaliere S. Giorgio si era fermato a riposare sulla riva del vostro paese e sulla vostra riva è nato il rosaio. Poi durante la notte, qualcuno di Tremenounquarto ha rubato il rosaio e lo ha  trapiantato sulla sua riva.


 


POPOLO di Nonsonoancoraletre:   Ma vedi che imbroglioni, ladri e bugiardi….


 


POPOLANO: Se le cose stanno così dobbiamo riprenderci il nostro rosaio. Andiamo dal RE, è lui che dovrà risolvere la questione con la regina Elisenda.


 


( RE FEDERICO con STANISLAO)


 


RE FEDERICO: Mi hanno detto che vai raccontando in giro non so quali bugie sul rosaio di S. Giorgio….ma non ti rendi conto che la gente del mio paese crede a tutto e si innervosisce facilmente?


 


STANISLAO: Non sono bugie maestà. Ho un documento dove si prova che il rosaio si trovava nel suo paese.


 


RE FEDERICO: Ma che stai dicendo?!?!?


 


STANISLAO: Eccolo qui maestà leggetelo e vedrete che ciò che vi ho detto è vero….



RE FEDERICO : Se è così dovrò andare a parlare con la regina Elisenda….Preparate subito la  barca. Devo attraversare il fiume!



REGINA ELISENDA: Che cosa vi ha portato fin qui, Re Federico?


 


RE FEDERICO :  Sono venuto a protestare!!!!


 


REGINA ELISENDA : Ah sì?


 


RE FEDERICO: Sì !!!! Sono venuto a chiederti di restituirmi il rosaio. Ecco il documento che spiega tutto….


 
REGINA ELISENDA : E’ molto strano….Prima d’ora non avevo mai sentito parlare di questa storia….. Non ho mai visto questo documento…da dove salta fuori?



RE FEDERICO : Me lo ha dato il tuo ex consigliere  Stanislao Puntuto Delle Storie Tenebrose


 


REGINA ELISENDA : Ah, quello lì! Ma Federico, non devi credere a quello che dice lui! E’ un imbroglione!   Quel documento non vale niente! Non ti sei accorto che ti ha preso in giro? Caro il mio re  ( scoppia in una grossa risata)


Devi essere più furbo, se vuoi governare bene il tuo regno (ancora risate)


 

RE FEDERICO (si arrabbia , si offende e va via   , raggiunge STANISLAO e gli racconta tutto)


La Regina ha riso di me…non mi ha creduto…ha riso di me!!!!!


 


STANISLAO:In questi casi, maestà si può reagire solo in un modo…dichiarare guerra! Così imparerà la sfacciata.


 


RE FEDERICO : Hai ragione, così imparerà!


 


POPOLO di Nonsonoancoraletre :  Vendetta…vendetta….Faccia tosta di una regina! Ciarlatana! Svergognata! Antipatica! Maschiaccio! Maschiaccio!



( Incontro in mezzo al fiume tra Elisenda e Federico)


 


RE FEDERICO :  Scusa Elisenda, ma mi sembra che, dopo tutto, non ci sia motivo per far scoppiare una guerra, dato che le guerre provocano molti danni…..


 


REGINA ELISENDA :  Lo so bene!Feriti, mutilati, morti…e inoltre le guerre costano: bisogna comprare le armi, e tante altre cose…


 


RE FEDERICO :  Infatti! E siccome i nostri paesi sono piccoli e non abbiamo eserciti, la nostra gente dovrà abbandonare il lavoro….e si distruggeranno le case. Le strade…


 


REGINA ELISENDA :   E’ meglio non fare la guerra


 


CANZONE : E’  FINITA LA GUERRA ( Biagio Antonacci)



RE FEDERICO :  Hai ragione! Ma cosa diremo ai nostri popoli? La gente è molto arrabbiata……..


Cosa possiamo fare?



REGINA ELISENDA :   Ascolta Fedrico : la gente vuole la guerra vero? Allora facciamola!


Ma ne facciamo una piccolina!


 


RE FEDERICO : Cosa vuoi dire?



REGINA ELISENDA :   : Cerchiamo tra il nostro popolo un guerriero che lo rappresenti e facciamo una specie di torneo, capisci?



   RE FEDERICO : Va bene, così il guerriero che risulterà vittorioso vincerà la guerra e si terrà il rosaio!!!



REGINA ELISENDA :   : Bene…d’accordo!


 

POPOLO di Tremenounquarto: Il nostro guerriero sarà BRANDO, il fornaio più forte e coraggioso, sicuramente vincerà!!!!!


 

POPOLO di Nonsonoancoraletre:   Sarà NINA la pastora a rappresentarci…è una vera guerriera, forte e coraggiosa….sicuramente vincerà per tutti noi!!!!!




Scelti i loro paladini, Federico ed Elisenda s’incontrarono ancora per stabilire il campo di battaglia.


Si trovarono di nuovo in mezzo al fiume ognuno nella propria barca.



Decisero così che lo scontro tra i due guerrieri NINA e BRANDO si sarebbe dovuto svolgere su un territorio neutrale. Fu così che decisero di costruire un ponte che avrebbe unito le sponde dei due Paesi. Un ponte solido e largo dove combattere senza problemi.


Fu così che mentre BRANDO e NINA si allenavano per il giorno del torneo, due gruppi di lavoratori, uno per paese, incominciarono a lavorare e in un anno preciso completarono il ponte.


Era un ponte solido, largo e molto bello, tutti erano soddisfatti e fieri dell’impresa.


 


Arrivò, quindi il giorno del combattimento. Brando armato di scudo e spada, si mise a una estremità del ponte. Nina si mise dall’altra parte, anche lei armata di scudo e di spada.


 


Quando Brando scoprì che il suo avversario era una donna rimase molto sorpreso…. e più si avvicinava a lei, meno voglia aveva di combattere……perché aveva una faccia simpatica!



Ma la cosa più curiosa è che a Nina succedeva esattamente la stessa cosa: man mano che si avvicinava all’avversario, Brando le piaceva sempre di più, le sembrava un ragazzo molto carinoe, invece di lottare contro di lui, aveva voglia di fare amicizia.


Fu così che arrivati a metà del ponte, i due campioni, invece di combattere con le spade, rimasero a guardarsi negli occhi. La gente li osservava in silenzio dalle due sponde, aspettando di vedere come andava a finire la faccenda!


 

NINA :  Ciao!


 


BRANDO : Ciao!


 


NINA :  Io mi chiamo Nina e tu?


 


BRANDO : Brando!


 


NINA : Piacere di conoscerti, Brando!


 


BRANDO : Il piacere è mio, Nina!...


 


NINA : Mi sembra che non ho voglia di combattere contro di te!


 


BRANDO : Neanch’io!


 


NINA : Allora cosa facciamo?


 


BRANDO : E se tanto per cominciare buttassimo le armi nel fiume?


 


NINA :Subito!


 


POPOLI:  Pari, pari, pari…


 


RE FEDERICO : Senti quello che gridano?


 


REGINA ELISENDA :    Sì, che siamo pari. Beh, dato che questi due non vogliono combattere……  ho capito che vogliono diventare amici!  Ma come facciamo adesso a risolvere il nostro problema?


 


RE FEDERICO : Mi sembra che un modo ci possa essere….


 


REGINA ELISENDA :    Che cosa proponi?


 


RE FEDERICO :Di sposarci !!


 


REGINA ELISENDA :     Quello che mi piace di te, Federico, è che di solito hai delle ottime idee!!!




BALLO HAPPY


Cipì...

Cipí: dall'animazione in classe... al teatro










martedì 17 febbraio 2015

La farfalla Tina






LA FARFALLA TINA

 

A  TUTTI

QUELLI CHE AMANO LEGGERE

E

ASCOLTARE STORIE

QUELLI CHE AMANO E RISPETTANO LA NATURA

QUELLI CHE SANNO ESSERE

AMICI PER GLI ALTRI

QUELLI CHE TRASFORMANO I PICCOLI CONFLITTI IN CRESCITA PERSONALE

QUELLI CHE COOPERANO PER UN FINE COMUNE

                         QUELLI CHE LAVORANO per
                                               

                               LA  PACE






C’era una volta una farfalla di nome  Tina,

 

tanto bella da confondersi con i fiori.

 

Era però una farfalla triste, 

si sentiva molto sola…

 "Vorrei avere un amico!"

 ...decise di girare il mondo alla ricerca di un amico.





Attraversò un fitto bosco dove incontrò un fiore parlante,
bello come lei.

La farfalla Tina gli chiese:

"Vuoi essere mio amico?" 

"Sono troppo indaffarato a curare i miei petali!"


Tina triste continuò il suo cammino e incontrò un topolino e anche a lui chiese:
"Vuoi essere mio amico?"
 

"No , perché devo aiutare gli animali del bosco!"
 
Improvvisamente Tina sentì una strana musichetta,
 
alzò la testa e vide su un ramo di un albero un gufo strano
 
poiché sulla testa aveva un cappello musicale.

Molti animali del bosco erano riuniti intorno a lui,
 
ascoltavano la musica e ballavano.


La farfalla felice si avvicinò e chiese:
"Vuoi essere mio amico?"
 
"Ma dai… siamo troppo diversi!!" Rispose
 
 
"Siamo tutti figli dello stesso Dio,
possiamo stare insieme raccontarci e farci compagnia anche se diversi!"
Il gufo pensò un po’ e rispose:

"Hai ragione…per essere amici basta saper ascoltare,però devi restare nel bosco con me".
Tina e il gufo vivevano felicemente,
giocavano,parlavano ,dividevano tutto,  rispettavano le regole, aiutavano gli altri.

Ma un triste giorno, un viscido serpente,invidioso della loro  amicizia, catturò il gufo.

Lo rinchiuse in una gabbia in un nascondiglio segreto.
La farfalla Tina ritornò nella sua casetta e pianse.

 Da quelle parti passeggiava Dragone,
 
il piccolo e triste drago sempre alla ricerca di amici.
Sentì piangere, spiò dalla finestra e capì che Tina, come lui,era sola.

Dragone le chiese:

"Vuoi essere mia amica?"

"Sì, certo, mi fai felice! "Rispose.
 
 
Allora Tina si posò sulla sua schiena di Dragone e   gli raccontò tutte le sue avventure.
Dragone la portò nel bosco e…non so dirvi come fece, riuscirono a liberare il gufo.

Da quel giorno tutti gli animali del bosco diventarono loro

amici, perchè avevano liberato il loro amico gufo che riusciva,con la sua musica, a creare un’atmosfera magica nel bosco!
Tina, Dragone e il gufo si guardavano soddisfatti e pensavano:
"E’ bello avere tanti amici, è bello essere amico per gli altri!"