“ LA ROSA DI SAN GIORGIO”
VOCE FUORI CAMPO : “Raccontami una storia”
CANZONE UN PAESE BELLISSIMO
C’erano una volta due paesi
gemelli, uno si chiamava TREMENOUNQUARTO e l’altro NONSONOANCORA LETRE. Erano
vicini e li separava un grande fiume chiamato il Fiume della Rosa di San
Giorgio perché su di una sponda, esattamente la sponda del paese
TREMENOUNQUARTO, cresceva un rosaio legato alla leggenda del cavaliere san
Giorgio.
I due paesi avevano ognuno lo
stesso numero di case, di strade, una piazza, un castello ed una chiesa.
Intorno c’era un bosco, pascoli, orti, un lago, ruscelli, fiumicciattoli e tre
montagne: una molto alta, una media ed una piccola.
Due erano le differenze tra i
due paesi. Il paese TREMENOUNQUARTO era governato dalla regina Elisenda e sulle
sponde del grande fiume cresceva il famoso rosaio mentre il paese NONSONOANCORA
LETRE era governato dal re Federico.
REGINA ELISENDA
: Buongiorno a tutti, mi chiamo Elisenda
e sono la regina del piccolo paese Tremenounquarto!
RE FEDERICO
: Buongiorno a tutti, mi chiamo Federico e sono il re del piccolo paese
Nonsonoancoraletre!
Tutto andava bene in quei paesi,
la gente era felice perchè i due sovrani erano saggi, non imponevano molte
tasse e la gente era libera di vivere come desiderava.
Ma torniamo al famoso rosaio
nato dove il cavaliere san Giorgio decise di riposarsi dopo la battaglia
combattuta contro un terribile drago.
BAMBINI:
Nonno, nonno ci racconti la leggenda di questo cavaliere Giorgio?
NONNO : Va
bene, venite qui con me, mettetevi tranquilli che ora vi racconto cosa successe
tanto tanto tempo fa, in una città terrorizzata da un drago famelico che
seminava tristezza e morte tra tutti gli abitanti.
(Sipario chiuso)
BALLO IN FA DIESIS MINORE
10 NARRATORI DELLA LEGGENDA DI SAN GIORGIO
(SCENA MIMATA)
NONNO : Il
cavaliere Giorgio stanco della violenta battaglia contro il drago si fermò a
riposare sulla riva del fiume, conficco la lancia sporca di sangue nella terra
e si addormentò profondamente.
Quando si svegliò la lancia
non era più una lancia. Si era trasformata in un rosaio, che ogni anno il
giorno del suo onomastico, cioè il 23 Aprile, fiorisce con una bella rosa,
rossa come il sangue del drago sconfitto.
BAMBINI: che
bella storia…grazie nonno!!!!!
C’è da dire, onor del vero,
che mentre gli abitanti di TREMENOUNQUARTO erano fieri di avere il rosaio nel
loro territorio, gli abitanti di NONSONOANCORA LETRE erano un po’ invidiosi dei
loro vicini. Ebbene ascoltate cosa successe ai Paesi Gemelli per via di quel
rosaio.
La regina Elisenda aveva un
consigliere chiamato Stanislao Puntuto delle Storie Tenebrose, un tipo molto
ambizioso che non si accontentava di essere un semplice consigliere.
STANISLAO :
Piacere a tutti, io sono Stanislao Puntuto Delle Storie Tenebrose, consigliere
speciale della regina Elisenda.
E si…sono soltanto un
consigliere di un piccolo paese ma veramente mi piacerebbe essere un RE !
Beh, a pensarci bene potrei
fare qualcosa per diventare RE….. potrei fingermi innamorato della regina
Elisenda e sposarmi con lei….Si farò così… è un bel piano!
STANISLAO .
Bellissima, altissima e magrissima regina, voglio dirle che io l’amo…che ne
pensa se ci sposiamo?
REGINA ELISENDA:
Le tue parole mi fanno piacere, mio consigliere, ma….non posso sposarti!
STANISLAO :
Come mai sua altezza? Sono forse brutto? Mi guardi bene…sono un figurino io!
REGINA ELISENDA:
Tu mi piaci, sei bello ed elegante…..ma non ti amo!
Io sposerò soltanto la
persona che amerò veramente, che mi farà provare un frù frù nel mio cuore di
regina !
STANISLAO:
Se le cose stanno così, io me ne vado, cambio paese e mi trasferisco a
Nonsonoancoraletre.
Quell’ antipatica di una
regina, questa volta gliela faccio pagare.
Ecco cosa farò: porterò via
il rosaio a quegli orgogliosi di Tremenounquarto. Adesso scrivo un documento
falso che dimostrerà che il rosaio è stato rubato.
(Dopo aver passato il fiume,
rivolgendosi al popolo di Nonsonoancoraletre)
STANISLAO:
Sentitemi bene gente , ascoltate cosa ho da rivelarvi!!! Il cavaliere S.
Giorgio si era fermato a riposare sulla riva del vostro paese e sulla vostra
riva è nato il rosaio. Poi durante la notte, qualcuno di Tremenounquarto ha
rubato il rosaio e lo ha trapiantato
sulla sua riva.
POPOLO di Nonsonoancoraletre: Ma vedi che
imbroglioni, ladri e bugiardi….
POPOLANO: Se
le cose stanno così dobbiamo riprenderci il nostro rosaio. Andiamo dal RE, è
lui che dovrà risolvere la questione con la regina Elisenda.
( RE FEDERICO con STANISLAO)
RE FEDERICO:
Mi hanno detto che vai raccontando in giro non so quali bugie sul rosaio di S.
Giorgio….ma non ti rendi conto che la gente del mio paese crede a tutto e si
innervosisce facilmente?
STANISLAO:
Non sono bugie maestà. Ho un documento dove si prova che il rosaio si trovava
nel suo paese.
RE FEDERICO:
Ma che stai dicendo?!?!?
STANISLAO:
Eccolo qui maestà leggetelo e vedrete che ciò che vi ho detto è vero….
RE FEDERICO
: Se è così dovrò andare a parlare con la regina Elisenda….Preparate subito
la barca. Devo attraversare il fiume!
REGINA ELISENDA:
Che cosa vi ha portato fin qui, Re Federico?
RE FEDERICO
: Sono venuto a protestare!!!!
REGINA ELISENDA
: Ah sì?
RE FEDERICO:
Sì !!!! Sono venuto a chiederti di restituirmi il rosaio. Ecco il documento che
spiega tutto….
REGINA ELISENDA
: E’ molto strano….Prima d’ora non avevo mai sentito parlare di questa
storia….. Non ho mai visto questo documento…da dove salta fuori?
RE FEDERICO
: Me lo ha dato il tuo ex consigliere
Stanislao Puntuto Delle Storie Tenebrose
REGINA ELISENDA
: Ah, quello lì! Ma Federico, non devi credere a quello che dice lui! E’ un
imbroglione! Quel documento non vale
niente! Non ti sei accorto che ti ha preso in giro? Caro il mio re ( scoppia in una grossa risata)
Devi essere più furbo, se
vuoi governare bene il tuo regno (ancora risate)
RE FEDERICO
(si arrabbia , si offende e va via ,
raggiunge STANISLAO e gli racconta tutto)
La Regina ha riso di me…non
mi ha creduto…ha riso di me!!!!!
STANISLAO:In
questi casi, maestà si può reagire solo in un modo…dichiarare guerra! Così
imparerà la sfacciata.
RE FEDERICO
: Hai ragione, così imparerà!
POPOLO di Nonsonoancoraletre :
Vendetta…vendetta….Faccia tosta di una regina! Ciarlatana! Svergognata!
Antipatica! Maschiaccio! Maschiaccio!
( Incontro in mezzo al fiume
tra Elisenda e Federico)
RE FEDERICO
: Scusa Elisenda, ma mi sembra che, dopo
tutto, non ci sia motivo per far scoppiare una guerra, dato che le guerre
provocano molti danni…..
REGINA ELISENDA
: Lo so bene!Feriti, mutilati, morti…e
inoltre le guerre costano: bisogna comprare le armi, e tante altre cose…
RE FEDERICO
: Infatti! E siccome i nostri paesi sono
piccoli e non abbiamo eserciti, la nostra gente dovrà abbandonare il lavoro….e
si distruggeranno le case. Le strade…
REGINA ELISENDA
: E’ meglio non fare la guerra
CANZONE : E’
FINITA LA GUERRA ( Biagio Antonacci)
RE FEDERICO
: Hai ragione! Ma cosa diremo ai nostri
popoli? La gente è molto arrabbiata……..
Cosa possiamo fare?
REGINA ELISENDA
: Ascolta Fedrico : la gente vuole la
guerra vero? Allora facciamola!
Ma ne facciamo una piccolina!
RE FEDERICO
: Cosa vuoi dire?
REGINA ELISENDA
: : Cerchiamo tra il nostro popolo un
guerriero che lo rappresenti e facciamo una specie di torneo, capisci?
RE
FEDERICO : Va bene, così il guerriero che risulterà vittorioso vincerà la
guerra e si terrà il rosaio!!!
REGINA ELISENDA
: : Bene…d’accordo!
POPOLO di Tremenounquarto: Il nostro guerriero sarà BRANDO, il fornaio più
forte e coraggioso, sicuramente vincerà!!!!!
POPOLO di Nonsonoancoraletre: Sarà NINA la
pastora a rappresentarci…è una vera guerriera, forte e coraggiosa….sicuramente
vincerà per tutti noi!!!!!
Scelti i loro paladini,
Federico ed Elisenda s’incontrarono ancora per stabilire il campo di battaglia.
Si trovarono di nuovo in
mezzo al fiume ognuno nella propria barca.
Decisero così che lo scontro
tra i due guerrieri NINA e BRANDO si sarebbe dovuto svolgere su un territorio
neutrale. Fu così che decisero di costruire un ponte che avrebbe unito le
sponde dei due Paesi. Un ponte solido e largo dove combattere senza problemi.
Fu così che mentre BRANDO e
NINA si allenavano per il giorno del torneo, due gruppi di lavoratori, uno per
paese, incominciarono a lavorare e in un anno preciso completarono il ponte.
Era un ponte solido, largo e
molto bello, tutti erano soddisfatti e fieri dell’impresa.
Arrivò, quindi il giorno del
combattimento. Brando armato di scudo e spada, si mise a una estremità del
ponte. Nina si mise dall’altra parte, anche lei armata di scudo e di spada.
Quando Brando scoprì che il
suo avversario era una donna rimase molto sorpreso…. e più si avvicinava a lei,
meno voglia aveva di combattere……perché aveva una faccia simpatica!
Ma la cosa più curiosa è che
a Nina succedeva esattamente la stessa cosa: man mano che si avvicinava
all’avversario, Brando le piaceva sempre di più, le sembrava un ragazzo molto
carinoe, invece di lottare contro di lui, aveva voglia di fare amicizia.
Fu così che arrivati a metà
del ponte, i due campioni, invece di combattere con le spade, rimasero a
guardarsi negli occhi. La gente li osservava in silenzio dalle due sponde,
aspettando di vedere come andava a finire la faccenda!
NINA : Ciao!
BRANDO :
Ciao!
NINA : Io mi chiamo Nina e tu?
BRANDO :
Brando!
NINA :
Piacere di conoscerti, Brando!
BRANDO : Il
piacere è mio, Nina!...
NINA : Mi
sembra che non ho voglia di combattere contro di te!
BRANDO :
Neanch’io!
NINA :
Allora cosa facciamo?
BRANDO : E
se tanto per cominciare buttassimo le armi nel fiume?
NINA
:Subito!
POPOLI: Pari, pari, pari…
RE FEDERICO
: Senti quello che gridano?
REGINA ELISENDA
: Sì, che siamo pari. Beh, dato che
questi due non vogliono combattere…… ho
capito che vogliono diventare amici! Ma
come facciamo adesso a risolvere il nostro problema?
RE FEDERICO
: Mi sembra che un modo ci possa essere….
REGINA ELISENDA
: Che cosa proponi?
RE FEDERICO
:Di sposarci !!
REGINA ELISENDA
: Quello che mi piace di te,
Federico, è che di solito hai delle ottime idee!!!
BALLO HAPPY