Scrittori di classe
Scuola Primaria"De Gasperi"
Domitilla e Zephyr
Era estate, faceva molto
caldo, le cicale cantavano senza sosta. In un campo estivo era previsto,
per il pomeriggio, un mini concorso per gli animali domestici.
Vinceva chi presentava
l’animale più carino.
Fra i concorrenti c’era
una bambina di nome Domitilla ed il suo animale domestico Zephyr .
Domitilla era una
bambina straordinaria, con gli occhi che brillavano di gioia. Era uno spirito
libero, con una capigliatura dorata che danzava al vento mentre correva insieme
a Zephyr, il suo piccolo drago. I suoi occhi erano come finestre aperte su un
mondo di meraviglie, sempre pronti a scoprire qualcosa di nuovo. Sorrideva
sempre e quando sorrideva le lentiggini danzavano sulle guance.
Zephyr, l'animale
domestico di Domitilla, era straordinario (si dice che possedeva poteri
magici, mah…) ma,( c’è sempre un ma!)suscitava disgusto negli altri bambini. Il
suo aspetto era quanto di più lontano ci fosse dall'idea tradizionale di un
drago. Le sue scaglie erano grinzose e puzzolenti, di un colore indefinito tra
il marrone e il verdastro. La cresta di cristallo sulla testa sembrava
ricoperta da una patina di cacca di topo e le ali, invece di essere delicate,
erano spellate e pieni di macchie. Aveva una lingua lunga e a penzoloni dove
avevano fatto casa una colonia di puzzolenti scarafaggi. Puzzava puzzava,
peggio delle puzze che fa mio nonno! E pare che fosse proprio l'aspetto
disgustoso di Zephyr a renderlo così unico.
Ma ecco arrivare i
concorrenti Dorian e Vastatore con i loro suo animali domestici :
“Ah, ah , ah, è
disgustoso! Non vincerà mai! Saranno i nostri piccoletti a
vincereeeeeeeeee…sono super super! Che puzza…Domitilla , allontanalo… bleàaaaa…
Mi fa vomitare!”
Domitilla nè si
preoccupò e né li ascoltò. L'amore per Zephyr rimaneva inalterato. Nonostante
le parole crudeli degli altri bambini, lei lo difendeva con determinazione e
orgoglio. Ogni volta che guardava Zephyr , i suoi occhi brillavano di gioia, di
amore e di avventura. Domitilla aveva la capacità di vedere la bellezza al di
là delle apparenze e ciò faceva di lei una bambina straordinaria.
Ma all’improvviso:
“Cra cra cra…sono qua , non sono un pesce né un baccalà!”
Domitilla
sorridente disse: “Wow...una rana, ciao come ti chiami?”
“ Mi chiamo Rana
Stracolmi e mi piace raccontare colmi”.
“ Oooh, OK, ma
cosa sei venuta a fare qui?”
“Certo te lo
dico bella bambina…
se leggi prima la nota
segreta attaccata alla mia zampina.”
Rispose Rana stracolmi.
Domitilla prese la nota
segreta e lesse: "Zephyr è un'animale meraviglioso, tu sei una persona
speciale per averlo. Non lasciare che le parole cattive degli altri ti
feriscano. Con affetto, Rana stracolmi."
La nota rese Domitilla
sprizzante di gioia e ,con il cuore in gola per la forte emozione, ringraziò la
rana Stracolmi.
“Celafaremoooooooo…rana
salterina, grazie mille!”
“Dunque, continuò la
rana Stracolmi, sono qui perché volevo dirti anche che sta arrivando un mio
amico: Peratoons, ti aiuterà con il tuo Zephyr, ma ha un piccolo difetto,
devi dargli una pera a desiderio e ….Oh, eccolo, Ciao!”.
“Ciao, sono
Peratoons, dammi una pera a desiderio o ti do in pasto a Saverio!”
Domitilla rispose: “Che
simpatico…vuole farmi ridere! Eccoti una pera, ma adesso posso esprimere un
desiderio?”
“
Certamente!”disse Peratoons.
“ Vorrei rendere
felice il mio Zefyr”.
“Il tuo desiderio
è un ordine! Puzze del nonno, puzzole dei boschi, puzze di Zephyr…suonate!”
Tataratà…prrrrrr..tataratà...prrrrr..tataratà...plash
plushsssss...
Domitilla : “ Ma ma ma…
non è cambiato niente!”.
Peratoons : “ Sì,
invece, ora ha il potere di essere felice e far felice. Di cos’ha paura il tuo
drago?”.
“Degli applausi”. disse
Domitilla.
Peratoons rispose :“Ok,
allora applaudisci”.
Domitilla applaudì e
Zephyr “Proottttt…prottt..prott" si alzò in volo e...
Mentre gli altri animali
facevano trucchi o facevano le fusa, Zephyr cantava in aria melodie incantevoli
con la sua voce soave ed era tanto felice.
Il pubblico rimase
incantato . E…anche se il disgusto verso Zephyr era ancora presente, l'aria si
riempì di gioia e meraviglia.
Peratoons disse: “ Hai
visto che ha funzionato?”. Ora però tocca a te fargli vincere il concorso ,
ciaoneeeeee…”
La fata turchina Doroty
aveva regalato a Domitilla un cuscino. Non era un semplice cuscino. Era
intessuto con fili d'argento e decorato con piccoli diamanti e smeraldi
incastonati .Aveva il potere di amplificare i poteri magici. Domitilla lo
portava sempre con sé. E…quando Zephyr si posò su di esso, il cuscino emise un
radiante bagliore argentato, rafforzando la sua magia e consentendogli di
creare uno spettacolo di colori straordinario.
Ma, quando sembrava che
il pubblico stesse per cambiare idea su Zefyr, una potente tempesta si scatenò
all'improvviso, con venti forti che rovesciarono tutto il concorso. Domitilla
si preoccupò per la sicurezza di Zephyr, ma sorprendentemente, il drago emise
un altro raggio di luce multicolore dalla sua bocca, trasformando la tempesta
in uno spettacolo di colori e luci. La sua magia amplificata affascinò tutti i
presenti.
Anche il giudice del
concorso.
Così tutti impararono a
non giudicare dalle apparenze e capirono che la bellezza poteva trovarsi
ovunque, anche nelle forme più inaspettate.
Ma ora vi chiederete :
Chi ha vinto il concorso?
Direte Zephyr. Forse, ma
io non ve lo dico …alla prossima!
Sentimento target:
L'unicità è ciò che rende il mondo un posto meraviglioso!
Il
tesoro di Peluchino
Nel regno incantato di Dormilandia, una terra
circondata da colori brillanti e forme bizzarre, viveva una bambina
straordinaria di nome Domitilla.
Aveva un animale domestico particolare, chiamato
Peluchino. Un piccolo mostro peloso con occhi che scintillavano come gemme
magiche e un sorriso pieno di denti aguzzi come piccole spade incantate. La
testa di Peluchino era grande quanto un globo, ma coperta da ciuffi di peli
iridescenti che sembravano danzare come coriandoli incantati. Mentre le altre
creature del regno si nascondevano al solo vederlo, Domitilla abbracciava teneramente il suo amico
mostruoso, trasmettendogli un amore magico e incondizionato.
Il buffone di corte ogni volta che lo vedeva
diceva:”Disgustosooooo…Domitilla, allontanalo da me! Puzza più di una puzzola!”
Domitilla rispondeva:” E’un vero tesoro…ne vedrete
delle belle! Peluchino è magico…presto ve ne accorgerete.”
Era il giorno
del concorso degli animali del regno, a breve avrebbero eletto l’animale più
bello. C'erano cuccioli di gattini dalle zampe incantate e cagnolini con
collari che brillavano come stelle cadenti. Pappagalli iridescenti svolazzavano
mentre cantavano melodie incantate, un coniglietto con orecchie che sembravano
ali di farfalle si esibiva con salti elegantissimi, un cane bizzarro,un
topolino curioso...
Ma quando Domitilla si presentò con Peluchino…tutti
gridarono: “E’ orripilante! Che disgusto…buttatelo nel fosso!”
Peluchino era triste, nessuno si avvicinava a lui…chinava
la testa e piangeva in silenzio.
Così Domitilla decise di intervenire. Fece un
fischio e una strana rana canterina saltò dal fossato del castello. Era una
rana con macchie blu iridescenti sulla schiena che sembravano riflettere il
cielo stellato.
“Cra cra cra…Peluchino, Peluchino
su su..beviamoci un bicchiere di vino!”
Peluchino iniziò a ridere a crepapelle…e mentre
rideva nell’aria si sentì un tintinnio di campanellini magici e nel frattempo
uno strano biglietto, con una nota, si poggiava ai piedi di Domitilla.
Domitilla la lesse ad alta voce: ”Sotto il ponte c’è
un cuscino, porta lì Peluchino”.
Domitilla ubbidì.
Peluchino stanco si addormentò sul cuscino. E come
per magia il cuscino incominciò a volare…
Portò Peluchino in un mondo più a misura di tutti…un
mondo dove nessuno si curava dell’aspetto fisico, dove “l’essenziale era invisibile agli occhi”, dove tutti ma proprio
tutti, vivevano felici.
Re Poltronas gli regalò la mappa delle emozioni…”Chi
trova la felicità trova un tesoro! Bim bum bam…”
Era il primo indizio per cercare un vero tesoro…ma
il tesoro era già lì.
Peluchino ritornò da Domitilla con il suo magico cuscino.
Domitilla per la gioia rise come se fosse un
tintinnio di campanellini magici e annunciò a tutti concorrenti:"Beh,
Peluchino è davvero speciale e unico nel suo genere, ma è dolcissimo! Vedrete! Parteciperà
al concorso di bellezza."
Gli altri animali si esibivano con incantesimi o
facevano apparizioni magiche. Quando fu il suo turno, Peluchino aprì la bocca
spaventosa e... cominciò a cantare una melodia incantata. Aveva trovato il
tesoro, era nelle sue corde vocali ed ora lo condivideva con il pubblico! Un
canto, una melodia che penetrava il cuore di tutti i partecipanti. Nell’aria,
come per magia, le lucciole captavano le molecole della gioia e le
diffondevano in ogni dove… che
spettacolo emozionante!
Il pubblico rimase incantato ed emozionato chiese scusa
a Peluchino.
Il disgusto iniziale si era trasformato in
ammirazione per la straordinaria performance di gioia che Peluchino riusciva a
trasmettere con le sue note d’amore.
Quel giorno, tutti impararono che la bellezza e il
talento possono essere trovati anche in creature inaspettate.
Sentimento target: Accettazione della
diversità, diversità come ricchezza.