Inizio: declamazione della
filastrocca di Gianni
Rodari
Signora maestra
Mi creda, signora maestra,
non merito punizione:
se guardavo dalla finestra
non fu per distrazione.
Guardavo… stavo studiando
una materia assai bella,
nuova, arrivata ieri
con la prima rondinella.
Studiavo, infatti, le gemme
che sui rami sono spuntate
e nel prato le margherite,
le viole appena nate.
Spiavo la prima farfalla
Per poterla classificare:
sarà una cavolaia
o qualche raro esemplare?
Pensavo di fare un quadro
pieno d’oro e di blu,
con le foglie che spuntano
sulle antenne della Tivù
Ascoltavo gli esercizi
degli uccelli musicali,
che suonano soltanto
strumenti naturali.
Pensavo: a pesare l’aria
Chissà com’è leggera…
Signora, ci porti fuori
A studiare la Primavera!
Benvenuti a tutti…
Siamo contenti che avete accettato il nostro invito…siete in tanti!
E' tanto importante per noi rendervi partecipi di un percorso di animazione
alla lettura che ci ha appassionato, incuriosito, fatto sorridere ma anche riflettere….perchè,
anche se siamo bambini….noi pensiamo, abbiamo le nostre idee ed intanto
impariamo…
e poi che bello!
…Ecco lo dico:Una storia al giorno...leva la maestra di torno!( Federico).
Il libro intitolato CIPI’, scritto da un maestro chiamato Mario Lodi
insieme ai suoi alunni di una scuola di campagna, ci ha accompagnato nel nostro
percorso del progetto lettura-ambiente “Acqua… in bocca!”
Ed ora tocca noi…..
Racconteremo a modo nostro questa esperienza
Chissà se vi piacerà?
Credeteci…Noi ce l’abbiamo messa tutta!!!!!
( Lorenzo)
INTRODUZIONE
Tutti in classe , pronti iniziamo
e la canzone dell’alfabeto insieme cantiamo (Federico)
canto: Il giardino della vita.
Qui incomincia l’avventura di Cipì senza paura……
Era un giorno fortunato…quando
un passero era nato…… (Lorenzo)
I° CARTELLONE
LA NASCITA ……..IL MONDO
C’era una volta e ancora c’è un bel paese, tu sai
perché? Disteso al verde e al sole in mezzo a un campo di
viole c’era un palazzo che il cielo sembrava toccare da lì un passero
avrebbe imparato a volare.
E quella che vi stiam per raccontare, più che la
storia è l’avventura di un uccello senza paura. Tutto iniziò un bel
dì con la nascita di Cipì. (Flavia)
Scenetta drammatizzata:
mamma passera : “Sono nati…sono mamma…sono tre”
(Aurora)
2 passerotti: “ Cip..Cip 10(Giovanni e Emanuele)
Cipì : “cipì, cipì ( prova a volare)”
Mamma: “Ecco ! Lo chiameremo Cipi’ “
Babbo :”Perché piangi?”(Andrea)
Cipì: “ Cipì..cipì voglio uscire da qui…”
Questo passerotto ancora non aveva imparato a
volare che già il mondo voleva visitare (Antonio)
Scenetta drammatizzata
Cipì: “Mamì cos’è quella palla di fuoco?
Mamì: “Il sole”
Cipì:”Mamì e il cielo cos’è”
Mamì:”La nostra strada”
Cipì:”E il nastro d’argento?”
Mamì:”E’ il fiume
II° CARTELLONE
LE PRIME DISAVVENTURE DI CIPI’ DISUBBIDIENTE
E, visto che tra i suoi fratelli era il più
birichino, un bel giorno piombò su di un camino. Salta di qui, salta
di lì nel buco fondo e nero lui finì. (Pietro)
Fu grazie ad un bisticcio che Cipì si salvò da
questo pasticcio, stanco di essere maltrattato beccò forte la
manaccia che gli toglieva il fiato, subito al cielo le ali
frullò -Libero, libero!- a tutti gridò.(Alessandro)
Scenetta drammatizzata
1 Bimbo: “Un uccello nel camino !”(Matteo)
2 Bimbo: “Prendiamolo e chiudi la porta”(Ian)
1 Bimbo: “Prendi la scopa”
Bimbo: “Ecco l’ho preso….mettiamolo in gabbia” (Ian)
Bimbo: “No, leghiamogli un filo alla zampetta” (Matteo)
Mamì: “ Vola, vola vieni qui dalla tua Mamì…”
AZIONE: Cipì becca la mano del bimbo e si libera
Cipì: “ Sono libero Mamì, però nel nido non ci
vengo…ormai so volare”
Intanto la primavera era da poco iniziata e la
natura sembrava risvegliata. Quante cose Cipì vuole sapere! Mamì è lì
pronta per fargliele vedere. Palla di fuoco, Nastro d’argento e i fiori
colorati -Che spettacolo!- dicon tutti meravigliati.(Giuseppe)
SOTTOFONDO MUSICALE-LA PRIMAVERA DI VIVALDI
III° CARTELLONE
MARGHERI’
In un campo, sola se ne stava una timida
margheritina che la testa allungava e da Palla di fuoco si faceva
baciare: la solitudine non poteva più sopportare. Un dì vedendo Cipì
nel ciel volteggiare gli chiese se suo amico voleva diventare, un
compagno con cui parlare aveva trovato pensò il fiorellino in mezzo al
prato.
Scenetta drammatizzata
Margherì: “ Che buffo ciuffetto” (Greta B.)
Cipì: “ Chi parla?”
Margherì: Mi chiamo Margherì…..e mi sento tanto
sola….l’unica carezza che ricevo è da una vecchia biscia”
Cipì : “Cosa è una biscia”
Margherì: “ E’ una creatura senza ali e senza zampe,
lucida e liscia, che striscia fra le erbe ….e tu, perché non vieni a farmi
compagnia?”
Cipì: “Verrò…ma ora devo andare!”
Margherì: “Ciao Cipì”
Cipì: “ Arrivederci Margherì”
IV° CARTELLONE
IL GATTO
Ma il mondo di pericoli è popolato -State ben
attenti!- Mamì aveva cinguettato. Cipì per nulla spaventato al gatto
cattivo si era avvicinato, gli artigli nascosti lui voleva vedere e
gli si appressava senza temere. (Virginia)
L’animale baffuto che pareva dormire, di scatto
si alzò e lo andò a ghermire, lo rincorse a zampa sciolta, ma Cipì fu
su nel ciel a sua volta. -Son salvo!- disse ancora spaventato mentre
guardava il suo didietro spennato. (Luisana)
Canzone di L.Battisti “ Maledetto di un
gatto”
Scenetta mimata
Gatto
Cipì
V° CARTELLONE
IL CACCIATORE E LA FUCILATA
Raggiunse lesto lesto gli amici che in un campo
del gran mangiavan felici, fino a quando un tubo luccicante a lui si
avvicinò -Rimaniam a beccar ancora un altro po’, io non ho paura!-
Cipì gridò.
All’improvviso un tuono scoppiò e un suo amico a
terra stramazzò. Troppo incosciente Cipì era stato e la sua amica
ferita Passerì, in un cespuglio aveva trascinato. (Riccardo)
Scenetta mimata
Cacciatore
Cipì
Passerì
La curò e la imboccò amorevolmente perché si
riprendesse velocemente, Palla di fuoco, la luna e le stelle che nel ciel
brillavano guardavan contenti i due che intanto s’ innamoravano. (Tessa)
Scenetta mimata
Coppie M/F
VI° CARTELLONE
E’ ESTATE
Le piante il loro abito nuziale avevan
abbandonato e il verde grembiul di fatica indossato, tanti buoni
frutti iniziavan a maturare e nei prati mille occhi colorati a spuntare.
Passerì era ormai guarita e con Cipì iniziò una
nuova vita; un posto per il nido inziaron a cercare sicuro dove il
sole tardasse a tramontare. (Pierfrancesco)
Canzone di C. Baglioni “ Passerotto” in RAP
Sottofondo musicale L’
ESTATE DI VIVALDI
VII° CARTELLONE
AUTUNNO…LA MORTE DI MARGHERI’
Ma un giorno all’improvviso la guerra scoppiò in
quel paradiso. Palla di fuoco si era appena coricato quando il vento
soffiò molto arrabbiato, una nuvola nera veloce avanzò e la luna nel
cielo oscurò! (Martina)
Squarciò il buio un improvviso bagliore e tra gli
uccelli del tetto fu gran stupore! Quello che accadde non si può
raccontare, ve lo farem quindi ascoltare. Possiam solo dire che Palla
di fuoco alla fine spuntò e con le sue lance dorate il mondo in pace abbracciò!
(Stella)
SONORIZZAZIONE:
PIOGGIA , GRANDINE, TUONI…..
Intanto Cipì accanto al nido si accovacciava e su
la sua amata in dolce attesa vegliava. Di settembre un bel
mattino tre teste dal guscio fecero capolino. -Papà son
diventato!- urlava Cipì senza più fiato.
Da Margherì rapido si diresse, perché la bella
notizia subito sapesse. Ma non appena giunse nel prato, vide che
l’uomo l’erba aveva falciato; il fiorellino stava per spirare e il
suo fedele amico era lì vicino a lacrimare.
Il mondo si fermò triste e muto chinò il capo e a
Margherì diede l’ultimo saluto, Palla di fuoco con il cuore gonfio di
pianto, si rifugiò in un nebbioso manto. (Mirko)
Scenetta drammatizzata
Margherì: “ Sono felice che tu sia papà, bravo Cipì, insegna loro ad amare le
cose care e belle….salutami il sole ed il vento…a…come è breve la
vita….ricordati sempre di Margherì!!!!!
VIII° CARTELLONE
ARRIVA L’INVERNO
Passarono i dì e il freddo aumentò finchè un mattino la neve
cascò! Farfalle bianche volteggiavan nel cielo ricoprendo la terra di
un candido velo, i poveri uccelli non avevan di che beccare, ma non
si stancaron di cercare. (Alessio)
Sottofondo musicale : L’
INVERNO DI VIVALDI
IX° CARTELLONE
IL SIGNORE DELLA NOTTE
Una sera fredda e scura Cipì ebbe una gran paura: si accesero
d’improvviso due scintille brillanti che illuminaron il buio lì
davanti!
-Che cosa è stato?- chiese a Passerì tutto spaventato.
Era il signore della notte che dava consigli agli uccelli come se
fossero suoi figli, raggi di luce e ombre di comignoli mangiava, il
tremolio delle stelle sorseggiava. (Marco)
-Io non ci credo!- Cipì brontolò. - Qui c’è del marcio e io lo
scoprirò!
La danza del gufo malefico
Scenetta drammatizzata
Cipì: “ Nel buco nero ci sono due luci “
Passer’: “ Là c’è la casa del Signore della notte…è un vecchio saggio che
dice di proteggere noi poveri uccelli”
Cipì: “ Io ci credo poco…mi sbaglierò, ma qui sotto c’è un mistero…e se c’è
lo voglio scoprire!”
Nutriva Cipì molti sospetti, iniziò così a svolazzare tra i
tetti. Tutti i passeri interrogava preoccupato: -Chi era davvero
quell’uccello dal becco uncinato? Mentre senza sosta indagava, vide
Beccodolce tutta rattristata: uno dei suoi figlioli aveva
perduto, era partito sul far della sera, senza un saluto! Con due
stelline andava a conversare disse prima di non ritornare( Greta M.)
X° CARTELLONE
ASSEMBLEA E RICHIESTA DI AIUTO
Scenetta drammatizzata
Cipì: “ Tutto il popolo del tetto deve essere avvertito, che il Signore
della notte uccide i passeretti…Attenzione ….è un imbroglione!
Molti a Cipì non avevan creduto e gli avevan tolto il
saluto. Delle prove si dovevan procurare. -Sì, ma dove andarle a
cercare? Chiese aiuto alla luna, d’argento vestita, ma si rifutò
tutta stizzita.
Il signore della notte è amico mio, allontanatevi, per l’amor di
Dio! Supplicò il sole grande e potente, ma non lo aveva visto una
volta solamente. Rincorse le nuvole che giravan per il mondo e furon
gentili in fondo in fondo.
-Andate dal vento, senza timore anche se è burbero ha un gran
cuore! Il vento accolse la richiesta d’aiuto, Cipì però doveva
aspettare e non certo un minuto. (Angelo)
Scenetta drammatizzata
Cipì : “ Amica luna, aiutami a trovare le prove che il Signore
della notte è pericoloso.”
Luna: “ Il signore della notte è amico mio, allontanati per amor di Dio!”
Cipì : “ Sole grande e potente hai mai visto il Signore della notte?”
Sole : “ Ne ho sentito parlare, ma io non l’ ho mai visto perché lui esce
quando io non ci sono….forse le nuvole ti potrebbero aiutare!”(Antonio)
Cipì: “ Oh bianche nuvolette che girate il mondo, aiutatemi, dateci voi una
prova.”
Nuvole: “ Non possiamo fermarci per aiutarti…vai dal vento senza timore ,
anche se burbero ha un gran cuore.”(Davide)
Cipì: “ Ah buon vento aiutami a svelare il mistero del Signore
della notte!”
Vento: “ Quel mascalzone, se la merita una lezione, ora non posso, ma vi
prometto che vi aiuterò!!!”(Daniel)
XI° CARTELLONE
L’AIUTO DEL VENTO E LA FUGA DEL GUFO
Trascorsero i mesi e la primavera arrivò e della promessa fatta il
vento si ricordò, come una furia arrivò e agli uccelli radunati
questo gridò (Francesca)
Vento: - Volete una prova? Vediamo un po’…(Daniel)
Scenetta mimata
Vento, piume, ossicini
Nel buco del signore della notte la testa infilò e tutto quel che
c’era dentro fuori tirò. Le mamme tristi e disperate guardavan le
penne dei loro figli lacerate. (Francesca)
Fu così infine svelato il mistero dell’uccello dal becco uncinato
Il popolo del tetto l’impostore doveva far scappare, alle sue parole
nessun si doveva più incantare! Dopo dodici notti e dodici
dì, affamato e pieno di vergogna lui fuggì. (Emanuele)
XII° CARTELLONE
RITORNO DELLA PRIMAVERA:
LA LIBERTA’
I giorni che seguiron furon lieti e felici: tutti eran ritornati
amici. Dopo la pioggia era venuto il sereno, di buonumore ogni cuore
era pieno. Il mondo faceva la danza del sorriso Cipì e Passerì
vissero per sempre in quel paradiso.
Tutto ciò che nella vita avevan imparato ai loro figli lo avevan
insegnato: il valore dell’onestà e della bontà, distinguere il vero
dalla falsità, avere il coraggio di lottare se liberi si vuol volare!
( Sophie)
CANTO: Volare di Domenico Modugno
Epilogo
Cipì e Passerì
hanno dimostrato che bisogna sempre difendere la libertà e smascherare
gli imbroglioni!
Ora si
guardano con meraviglia , la stessa con
cui si guardano le stelle…
Allora Passerì mette da parte la sua timidezza e
abbraccia Cipì e forse, ancora oggi, corrono liberi nel cielo che attraversa le
sue stagioni… (Lorenzo)
Salutano palla di fuoco,nastro d’argento, i bambini
delle 2^A e B del De Gasperi e… tutti i bambini del mondo…anche quelli che non
amano leggere!
Ora però non sappiamo altro…
Al prossimo libro e…alla prossima e…
Buona estate
a tutti! (Federico)
Canti
Il giardino della vita
Testo Maledetto Gatto
Elegante, contenuto, un po' ironico, garbato
Misterioso, interessato, imbroglione, subdolo, matto
Maledetto di un gatto, maledetto di un gatto!
Indifeso, ma per gioco, dolce, caro, sempre amico
Un poeta, ma per poco, giusto per un platonico ricatto
Maledetto di un gatto, maledetto di un gatto!
Giovane mio amore, quanto ingenua non lo so
Ti vorrei avvisare, ma far questo non si può...
Paternalista, a questo
punto, non divento, no! Potresti ridere!
Tu disturbi? Vuoi scherzare? È un grandissimo piacere
Puoi unirti a noi a mangiare. Un intruso? Ma chi l'ha mai detto
Maledetto di un gatto, maledetto di un gatto!
Abbiam tempo per star soli, solo un whisky, forza sali!
Ma tutt'altro ci consoli. Bravo, è vero, andarsene è brutto
Maledetto di un gatto, maledetto di un gatto!
Giovane mio amore, quanto ingenua non lo so
Ti vorrei avvisare, ma far questo non si può...
Paternalista, a questo punto, non divento, no! Potresti ridere!
Quindi maledetto gatto, tu continua a far le fusa
Se per caso lei è confusa, riuscirai a mangiarmi nel piatto!
Maledetto di un gatto, maledetto di un gatto!
Maledetto di un gatto, maledetto di un gatto!
Passerotto non andare via
Nei tuoi occhi il sole muore già
Scusa se la colpa è un poco mia
Se non so tenerti ancora qua
Ma cosa è stato di un amore
Che asciugava il mare
Che voleva vivere, volare
Che toglieva il fiato
Ed è ferito ormai
Non andar via, ti prego
Passerotto non andare via
Senza i tuoi capricci, che farò
Ogni cosa basta che sia tua
Con il cuore a pezzi cercherò
Ma cosa è stato di quel tempo
Che sfidava il vento
Che faceva fremere
Gridare contro il cielo
Non lasciarmi solo, no
Non andar via
Non andar via
Senza te
Morirei
Senza te
Scoppierei
Senza te
Brucerei
Tutti i sogni miei
Solo senza di te
Che farei
Senza te
Senza te
Senza te
Sabato pian piano se ne va
Passerotto, ma che senso ha
Non ti ricordi
Migravamo come due gabbiani
Ci amavamo e le tue mani
Da tenere, da scaldare
Passerotto, no
Non andar via
Non andar via
Senza te
Morirei
Senza te
Scoppierei
Senza te
Brucerei
Tutti i sogni miei
Solo senza di te
Che farei
Senza te
Senza te
Senza te
La danza del gufo malefico
Nel blu dipinto di blu Penso che un sogno così non ritorni mai più Volare oh, oh Volare oh, oh Volare oh, oh Volare oh, oh
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