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martedì 10 dicembre 2024

Testo teatrale di Natale

    Testo teatrale rivisitato 

 NATALE INTORNO ALLA GROTTA

                                    PDF Invito per le famiglie 



Presentazione da parte dell'Ins.

Buon giorno a tutti e tutte,

è con grande gioia che vi do il benvenuto a questo giorno speciale, in cui i vostri figli e figlie ci guideranno in un viaggio all’interno del presepe più originale che abbiate mai visto.

Lo spettacolo che stiamo per presentarvi, Natale intorno alla grotta, non è solo una celebrazione della magia natalizia, ma anche un’occasione per guardare al nostro presente con occhi nuovi.

Attraverso personaggi simpatici, situazioni ironiche e dialoghi pieni di satira e significato, i ragazzi hanno lavorato con entusiasmo per raccontarci una storia inedita che parla delle contraddizioni del nostro tempo:

delle guerre che non smettono di esistere
delle vanità che ci allontanano dagli altri
ma anche della speranza che, nonostante tutto, riesce sempre a trovare una strada per nascere nei nostri cuori.

È un regalo che i vostri figli hanno preparato  per voi, perché il vero spirito del Natale non si trova solo nei regali o nelle luci, ma soprattutto nel desiderio di condivisione, di riflessione per ottenere la PACE.

Vi invito quindi a lasciarvi trasportare dalla loro energia e a vivere con noi questo momento. Non importa quanti impegni o preoccupazioni abbiamo: il Natale ci ricorda che c’è sempre spazio per un sorriso, una mano tesa e un po’ di gentilezza.

Buona visione, buon Natale a tutti e tutte e…TANTA PACE!


PROLOGO

(Voce fuori campo, con un tono ironico ma solenne)
Ssshhh... Silenzio! La neve dovrebbe cadere lieve, eppure quest'anno si mescola alla polvere.
Siamo alla vigilia del Natale, amici, ma il mondo sembra essersene dimenticato.

Guarda! Là in quella grotta, due umili animali si scaldano a vicenda, mentre tutto attorno gli uomini si accapigliano:

  • Chi litiga per il potere,
  • chi si gonfia di vanità,
  • chi si arricchisce vendendo la guerra.

Eppure, proprio qui, in mezzo a tutto questo disastro, sta per accadere un miracolo.

Gesù sta per nascere… o forse no. Perché, diciamolo, anche i miracoli hanno bisogno di un po’ di collaborazione!

Prepariamoci, allora, a un viaggio dentro il presepe più strampalato che possiate immaginare, dove pastori litigano, bambini combattono e angeli si domandano se ne vale ancora la pena.

Ma, forse, alla fine, qualcosa cambierà. Perché se il Natale non riesce a ricordarci chi siamo… allora cos’altro ci resta?

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NATALE INTORNO ALLA GROTTA

V.f.c.: È inverno. Nella grotta, il bue e l’asinello discutono animatamente, mentre fuori il mondo sembra sprofondare nel caos.

Asinello: (tremando) Fa un freddo cane! Anzi, un freddo asinino! Non sento più le orecchie!

Bue: (ironico) Ma perché sei sempre così tragico? Hai la pelliccia! Io invece mi arrangio col mio… “metabolismo”.

Asinello: (sospirando) Ah, sì… Ma guarda là fuori. Non nevica più, è solo fumo… Ma che succede?

Bue: (guardando fuori) Guerre, asinello. Solite guerre. Non si accontentano mai.

Asinello: Guerre? Ma come fai a essere così tranquillo? Qui dovrebbe nascere Gesù e fuori c’è il finimondo!

Bue: (scuotendo la testa) Tranquillo? Io sono scandalizzato. Ma, sai, siamo solo due animali. Loro non ci ascoltano.

(Intanto entrano due pastori, discutendo con tono acceso.)

Primo Pastore: Le mie pecore sono più belle e più grasse! Guarda che lana!

Secondo Pastore: Ah sì? Ma io ho più pecore e sono più veloce di te!

Bue: (a bassa voce, rivolto all’asinello) Eccoli. In mezzo a un mondo che brucia, loro litigano per chi ha il gregge migliore.

Asinello: (sarcastico) Certo, priorità assolute! Domani magari si contenderanno chi ha il bastone più lucido.

(D’improvviso entra un Bambino Soldato, con abiti strappati e uno sguardo perso nel vuoto.)

Bambino Soldato: (sussurra, meccanico) Fame… Sete… Marciare… Uccidere… Uccidere…

Asinello: (sconvolto) Ma cosa dice? Questo non è un bambino, è una macchina!

Angelo: (scendendo, con tono triste) Non una macchina. È un bambino a cui hanno rubato l’anima. L’hanno costretto a combattere, a perdere tutto.

Bambino Soldato: (con un grido improvviso) Non voglio più uccidere! Cerco amore! Cerco pace!

Bue: (con tono solenne) Nessun bambino dovrebbe dire queste parole.

(D’improvviso arriva un Politico, con un cappello ingombrante e un sorriso ipocrita.)

Politico: (ridendo) Ah, tutto questo è mio! La grotta? Mia! Gli animali? Miei! E anche voi, piccolo popolo della Palestina!

Asinello: (a bassa voce) Oh, no. Un altro che pensa di essere il centro del mondo.

Angelo: (interrompendolo) Tu parli di possedere, ma non capisci nulla. La pace non si compra e il potere senza amore è solo sabbia.

Politico: (offeso) Io? Ma io porto la pace! Io firmo trattati!

Angelo: (serio) Eppure i bambini continuano a combattere. Le famiglie continuano a soffrire. Quella non è pace, è solo un’altra guerra che aspetta di iniziare.

V.f.c :Un coro di bambini rifugiati appare in scena, avvolti in coperte.

Primo Bambino Rifugiato: Abbiamo camminato tanto, ma il nostro villaggio non c’è più.

Secondo Bambino Rifugiato: Avevamo una casa. Ora c’è solo polvere.

Terzo Bambino Rifugiato: Ci hanno detto che il Natale porta la pace. È vero?

Asinello: (rivolto al bue) Ma che razza di Natale è questo? Non è giusto!

Bue: (triste) Forse Gesù bambino sta aspettando. Aspettando che ci svegliamo.

V.f.c :Intanto entra un Mercante di Armi, sfoggiando un abito scintillante.

Mercante di Armi: (sorridente) Affari, affari! Le guerre sono un ottimo investimento! Chi vuole un bel fucile nuovo? O un razzo?

Angelo: (alzando la voce) Basta! Non capisci che ogni tua arma è una vita spezzata?

Mercante di Armi: (cinico) Ma io non sparo. Io vendo. Se non lo faccio io, lo farà qualcun altro.

Bue: (indignato) Che ipocrisia! Vendi la morte e ti lavi le mani?

Asinello: (guardando fuori) È per questo che il cielo non nevica più. Solo polvere, solo guerra.

Voce fuori campo: Ma all’improvviso, un canto si levò. Era un messaggio di speranza.

Coro:
“Portate pace, portate amore,
per ogni bambino che piange e muore.
Gesù non vuole un mondo di guerra,
ma un sogno di pace per tutta la Terra.”

(Gli adulti presenti, dal politico al mercante, rimangono in silenzio. Persino il bambino soldato posa il fucile e si inginocchia.)

Angelo: (guardando il cielo) Forse c’è speranza. Ma tocca a voi cambiarlo. Gesù sta per nascere, ma non resterà se non trova amore nei vostri cuori.

V.f.c.: E così, i personaggi del presepe capirono che la pace non è un dono da ricevere, ma una promessa da mantenere.

Coro finale: “Buon Natale e…TANTA PACE!

e…Che sia il Natale della pace, non solo delle parole.”

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EPILOGO

Voce fuori campo:
E così, anche quest’anno, un piccolo miracolo si è compiuto.

Nonostante le guerre, l’avidità e le vanità, il messaggio di pace ha trovato spazio, almeno per un istante, nei cuori di chi era disposto ad ascoltarlo.

Ma il Natale non è una promessa che si realizza da sola. È una scelta. Una scelta che dobbiamo fare ogni giorno, in ogni gesto, in ogni parola.

Bue: (rivolto al pubblico) Se c’è una cosa che abbiamo capito è che la pace non nasce da sola.

Asinello: (annuisce) Già, ci vuole un bel po’ di lavoro. Ma almeno, ogni tanto, possiamo cominciare da un sorriso.

Voce fuori campo:
E voi, cosa sceglierete?

 

C. Iannibelli

 

 

domenica 1 dicembre 2024

Messaggio di auguri

 

In questo periodo dell’anno, le luci brillano più luminose, i cuori si scaldano e l’aria si riempie di quella magia unica che solo il Natale sa portare.

Che questo Natale possa regalarvi momenti di pace, abbracci sinceri,  risate che riempiono l’anima.
Che possiate trovare il tempo per sognare, per credere ancora nella bellezza delle piccole cose e per condividere amore con chi vi sta accanto.

Ricordiamoci che i regali più preziosi non si trovano sotto l’albero, ma nei gesti gentili, nelle parole di conforto e nella gioia di stare insieme.

Con tutto il cuore, vi auguro un Natale speciale, ricco di serenità e nuove ispirazioni per il futuro.

Buon Natale e Felice Anno Nuovo!

Un abbraccio virtuale



                Maestra Carmela

mercoledì 20 novembre 2024

Testi teatrali sul NATALE

Il Natale dell'alfabeto--Il Natale di Cappuccetto rosso-"Il Regalo Smarrito di Babbo Natale"- Nella casa di Natalandia                                        

                                     Clicca ⇨ FILE in PDF dei testi teatrali



Titolo: "Il Natale dell’alfabeto"


Presentazione dell'Insegnante

Buongiorno a tutti e tutte e benvenuti!

È con grande gioia che vi accogliamo oggi per condividere un momento speciale, frutto dell’impegno, della creatività e della collaborazione dei vostri bambini e bambine. Lo spettacolo  "Il Natale dell’alfabeto", è una storia piena di magia, risate e insegnamenti.

Attraverso questa rappresentazione, i bambini e le bambine hanno imparato quanto sia importante lavorare insieme, valorizzare le differenze e scoprire che ogni "lettera" – proprio come ogni persona – ha un ruolo unico e prezioso.

Vi invitiamo a lasciarvi coinvolgere dalla fantasia dei vostri piccoli attori e attrici.

Un ringraziamento speciale va ai bambini e alle bambine, che hanno messo tutta la loro energia e il loro entusiasmo in questo progetto, e a voi, famiglie, che ci sostenete.

E ora, senza ulteriori indugi, spegniamo le luci, accendiamo i cuori e lasciamo che le lettere prendano vita.

Buon divertimento e buon Natale a tutti!


Canto N. 1: https://www.youtube.com/watch?v=8RIa8h7xKwU

Prologo

 (Narratore entra al centro del palco, con un libro luminoso o un oggetto scintillante che attiri subito l’attenzione dei bambini. La scena è ancora buia, con l’albero di Natale al centro in penombra.) 

Narratore:

C’era una volta, in un mondo speciale, 

dove le lettere vivevano in un posto ideale. 

C’erano vocali, che facevano melodie, 

e consonanti con suoni pieni di energie. 

 

Ma attenzione, bambini, ascoltate senza perdere tempo: 

Quest’anno , Natale rischia di sparire in un momento! 

Le lettere hanno smesso di collaborare, 

e senza le parole… come faranno a festeggiare? 

(Luci soffuse illuminano la scena e un lieve suono magico si sente in sottofondo.) 

 

Ma ogni problema si può risolvere, 

Se ci si unisce per collaborare. 

Preparatevi ora, la storia comincia  

e chissà se vedremo la magia  del Natale

come ogni anno, tale e quale! 

(Si alzano lentamente le luci: il palco è ora illuminato con un’atmosfera natalizia, pronto per l’ingresso delle lettere.) 

https://www.youtube.com/watch?v=2h3a1q-6N6I

Personaggi:

- Vocali: A, E, I, O, U (ciascuna con una personalità distinta)

- Consonanti: B, M, S, P, L (un po' buffe e teatrali)

- Stella Magica: il simbolo del Natale, guida le lettere verso la collaborazione

- Narratore: opzionale, può fare da filo conduttore

Scena unica: La Piazza  

(Sul palco c’è una grande piazza immaginaria con pacchi regalo, lucine spente e un albero di Natale al centro. L’albero sembra triste, senza decorazioni o luci accese.)

Narratore:

Nella Piazza delle Lettere, ogni Natale era un momento speciale: le vocali e le consonanti si univano per creare parole magiche. Quelle parole accendevano l’albero e riempivano i regali di sogni. Ma quest’anno… qualcosa non va.

(Entrano le vocali, una alla volta, ognuna con un gesto esagerato e un saluto natalizio.)

A:

Ah, che bello il Natale! Adoro il Natale! Adoro tutto! 

E:

(Si aggiusta un immaginario cappello elegante) Elegantissimo, direi. Ma... dove sono le luci? Questo albero è orribile! 

I:

(Scattando) Ehi, accendiamo tutto! Facciamo una parola subito! Tipo… I-I-I! 

O:

(Guardandosi intorno curiosa) Ma qualcosa non torna. L’anno scorso c’era più magia, no? 

U:

(Sospirando) Sì, manca qualcosa… 

Narratore:

Mancavano le consonanti! Le vocali erano pronte, ma senza le loro amiche, le parole non si potevano completare. 

A:

Io dico che possiamo fare tutto da sole. Chi ha bisogno delle consonanti? Noi siamo le regine delle parole! S T M F R D P N Z ….che zoticone! Non hanno proprio classe. 

E:

Esattamente! Le consonanti fanno solo rumore! 

(Entra una rumorosa banda di consonanti. B sbuffa portando un sacco, M canta una strana melodia, S sibila qua e là, P salta e L cammina lentamente.) 

B:

Eccoci! Le regine, eh? Sentite questa: "BBBBB!" È un suono forte, un suono di potenza! 

M:

(Mettendosi in posa) Io porto la melodia nelle parole. “Mamma,” per esempio. Che parola dolce, vero? 

S:

(Sibila) Ah-ah-ah, e senza di me? Niente serpenti, niente stelle, niente S… Sogni! 

P: 

(Energica) E io? Con “P” puoi fare Palla, Pupazzo… Puzza e Puff! Natale senza P non esiste! 

L:

(Camminando lentamente) Ma… non funziona comunque. Noi senza le vocali non possiamo creare parole complete. 

Narratore:

Ed ecco che iniziò una gran discussione tra vocali e consonanti. “Noi siamo più importanti!” dicevano le une. “No, noi!” ribattevano le altre. Ma intanto, l’albero rimaneva spento. Che guaio! L’alfabeto aveva proprio perso  la testa! E…meno male che sta arrivando Natale.

(All’improvviso, una luce brillante appare al centro del palco. Entra la Stella Magica, elegante e luminosa.) 

Stella Magica:

(Con un tono fermo) Silenzio, silenzio! Ma che Natale è questo? Non lo sapete che la magia delle parole funziona solo se collaborate? Provate a scrivere stella senza vocali o senza consonanti( e a…stll). Ma vi siete bevuto il cervello? Chi vi capirebbe?Il mondo andrebbe a rotoli e poi…pensateci bene, cosa farebbero le vostre stre…ma no fatine maestre?Provate a chiamare Angelo togliendo le vocali o togliendo le consonanti,provate pure…prego prego! NGL AEO e chi vi capirebbe? Rincitrulliti! Dovete C O L L A B O R A R E!

A:

Collaborare? Ma noi vocali siamo già perfette! 

B:

E noi consonanti siamo fortissime! 

Stella Magica:

Non ce la faccio proprio a sentirle. Presuntuose!

(Sospirando) Non capite che siete come i pezzi di un puzzle? Nessuno di voi può farcela da solo! Ora vi darò una prova: accenderete l’albero creando parole magiche. Ma per farlo… dovete lavorare insieme! 

Narratore:

Le lettere si guardarono dubbiose. Potevano davvero collaborare? 

I: 

Io ci provo! Facciamo… B-I-B-I! 

B:

(Borbottando) Bibi? Cos’è, un verso di uccello?Ohiii…mi scappa la Bibì

A:

Proviamo con qualcosa di più grande… B-A-B-B-O! Babbo! 

P:

E aggiungiamo N-A-T-A-L-E! Babbo  Natale! 

M: 

Aspettate, aspetta! M-A-M-M-A. Mamma è magica! 

Narratore:

Ogni volta che vocali e consonanti formavano una parola, l’albero si illuminava di una nuova luce. Le lettere iniziarono a divertirsi. 

O: 

Facciamo “AMORE”! È perfetto per Natale! 

L:

E poi… “LUCE”! 

S:

E non dimentichiamoci “STELLA”! Come me! 

Narratore: 

Le lettere si erano finalmente unite. Ogni parola accendeva una nuova luce sull’albero e riempiva i pacchi di regali magici. 

Stella Magica:

(Con tono soddisfatto) Bravissimi! Avete capito la lezione più importante: solo insieme potete creare qualcosa di speciale. 

Narratore: 

E così, quella sera, la Piazza delle Lettere brillò come mai prima. E da quel giorno, vocali e consonanti lavorarono sempre insieme per creare la magia delle parole. 

 

Epilogo

Narratore: 

E così amici la magia è tornata 

con vocali e consonanti unite tutta la piazza è incantata! 

Hanno capito che, per fare grandi cose 

serve lavorare insieme come api laboriose. 

 

Ora l’albero è acceso, i regali sono pronti

e la Piazza delle Lettere è piena di canti! 

Ricordate, bambini, questa lezione speciale: 

Uniti si vince, a scuola, a casa… e persino a Natale! 

 

Tutti (insieme):

Evviva le lettere! Evviva l’amicizia! Evviva il Natale! 

Tanta PACE! E BUON NATALE A TUTTI

https://www.youtube.com/watch?v=geoQ_fIyagc

https://www.youtube.com/watch?v=nMvSm_zQmQk


                                                                                              C. Iannibelli