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martedì 7 dicembre 2010

IL PESCIOLINO DENNY


   
 
 
A tutti i bambini del mondo, a tutte le persone che amano leggere ed inventare storie, che aiutano gli altri e sono felici dentro e che lavorano per la giustizia affinché nel mondo regni la pace.
PER OGNI BAMBINO SALUTE, SCUOLA, UGUAGLIANZA,
PROTEZIONE

 

                                  BOLLICINE

perché sono piccole sfere delicate, fragili, impalpabili ed evanescenti.
Riflettono sulla trasparenza della loro superficie i mille colori del mondo dei bambini.
Parole, sentimenti , emozioni e pensieri leggeri per donare a tutti momenti sereni.
“Una storia al giorno leva il malumore di torno”
Progetto lettura
Scuola primaria “De Gasperi"
1° Circolo Didattico”Maria Pia”
San Giorgio Ionico(TA)

ó
 
Testo  narrativo fantastico, scritto dai bambini  della classe terza scuola primaria


1° Capitolo

Ah ah ah ah ah ma… hai visto quello?
Gira indisturbato, ma si rende conto quant'è brutto!!?!
La mamma sicuramente era…ubriaca quando ha fatto le uova, oppure il papà è uno scorfano, uno di quei pesci brutti che si trovano nel mar della Puglia e che ogni tanto vedo girare anche da queste parti! Mi prendo sempre paura… non riesco a capire chi si può innamorare di un pesce simile! Guardalo sembra un pesce piranha…uno di quei pesci che ho avuto la sfortuna di conoscere!
Ma guarda la bocca…che strana! E gli occhi?... Sono strambi.
E’ nero come la pece”
“Cos’è la pece?”
“E’ una sostanza appiccicosa che usano gli umani… i nostri nemici che non ricordano e non rispettano più il mare!
Ma guardalo, si muove con superbia ma chi si crede di essere? Mister mare?
Puzza,puzza,puzza!!! Vuoi vedere che se lo chiamo puzzolonio si gira?”
“Attento può essere pericoloso!”
“Macchè!! Quello pensa di essere il principe sul pisello!”.
“Che dici, era la principessa sul pisello!”.
“Ehi… come sei precisino, o principe o principessa erano sempre sul pisello!”.
“ Che ne sappiamo noi… e se avesse bisogno di aiuto? Che razza di pesci siamo? Ti ricordi quando la mamma ci leggeva il libro più famoso del porto di Taranto “ La gabbianella e il gatto che le insegnò a volare” di Louis Sépulveda e ci diceva che anche se siamo diversi, bisogna sempre aiutarsi, soprattutto nei momenti di difficoltà? E’ vero che puzza ed è nero e si muove con superbia ma forse se ci avviciniamo e gli parliamo possiamo capire qualcosa.
Proviamo a chiamare il pesce Bontà che sicuramente ci consiglierà…”

Questo è quello che potrai ascoltare se ti siedi in riva al mare, abbandoni i tuoi pensieri e ti connetti con i suoi abitanti …
 


2° Capitolo
Denny era un pesciolino felice, nato in un angolo lontano dell’Oceano Pacifico. Si divertiva a fare il solletico ai pesci più grossi di lui e ad andare in giro per scoprire le meraviglie. Era amico di tutti i pesciolini dei profondi abissi e con loro si divertiva un mare…
Ogni giorno la mamma gli ripeteva la solita tiritera: “Non ti allontanare troppo… la vita dei pesci è dura…
non frequentare brutte compagnie… ti potresti trovare in un mare di guai… bla bla bla.. Ma Denny era un pesciolino curioso e ribelle, non ascoltava mai i saggi consigli degli adulti così…
Un giorno si allontanò troppo e non riuscì più a far ritorno dalla sua adorata mamma.
Eh…sì, Denny era proprio in un mare di guai!
“Come torno a casa, cosa fare? E se incontro qualche pesce grosso, dove posso nascondermi… sotto la sabbia… ma se poi soffoco… e se sotto la sabbia ci sono quei pesci serpenti che popolano alcune zone del mare o quei grossi pesci che mangiano i piccoli pesci?
Oh… mio Dio pensaci tu! Ma perché non si rispettano i diritti dei pesci?
Ma in che mare viviamo!?!”
Questi erano i suoi pensieri . Nuotò tutta la notte. Ormai stanco ed impaurito, si addormentò tra un folto cespuglio di alghe


 
3° Capitolo
Il vento piano piano si alzava, sembrava un serpente invisibile che con un sibilo accarezzava il mare e invece di placarlo lo irritava, tuoni e saette di fuoco squarciavano il cielo illuminandolo e… all’improvviso, come per magia, incominciava a dimenarsi . Le onde si rincorrevano, prima dolcemente poi con più forza fino ad accavallarsi e a far risuonare nell’aria un fruscio spaventoso. Il cielo minaccioso sembrava essere molto arrabbiato con il mare; le nuvole lo coprivano interamente e il serpente invisibile le trascinava di qua e di là.
Stava per scatenarsi una vera battaglia tra le nuvole, il vento, i lampi, i tuoni e il mare…
Ogni abitante del mare cercava riparo nel suo habitat, stretto alla propria famiglia.
Denny, ormai pallido e smorto per la paura, fu trasportato ancora più lontano dalla forza del mare impetuoso. Si ritrovò solo sulla riva.


 
Si agitò sbattè la sua piccola coda , chiuse gli occhi e pensò alla sua dolce mammina…“Addio….addio…
sto per morire, mi sento come un pesce fuori d’acqua! Oh, Dio del mare, pensaci tu…addio amici!”
Ad un tratto, una strana sostanza lo inondò…
“Che puzza… è proprio la fine, non riesco neanche a muovere la coda…” pensòPovero Denny non riusciva più a nuotare, le sue pinne e la coda erano state immobilizzate da una sostanza nera come la pece…era petrolio.
Una petroliera era stata scaraventata dal mare in tempesta contro uno scoglio… un vero disastro.
Tutti cercavano di fuggire ma… non era facile, dai loro occhi traspariva tanta paura.
“Non devo arrendermi, la vita è dura… per essere felici bisogna lottare… diceva sempre zio Flipper il delfino saggio del mare…ce la farò a ritrovare la mia famiglia!”
Così pensava Denny e soprattutto cercava di ingoiare pillole di coraggio necessarie per affrontare e superare le difficoltà.


 
4° Capitolo
Denny così riuscì a raccogliere tutte le sue forze , pensò alla sua dolce mamma e aiutato dalle correnti marine si ritrovò in alto mare.
Ma ecco due pesci burloni ridevano di lui…”Ma come si permettono….
puzzo, puzzo…ma cosa ne sanno loro delle mie peripezie?! Sono a pezzi, e dicono pure che mi muovo con superbia… Vorrei vedere loro con le squame appiccicate…Che razza di pesci maleducati!
Invece di aiutarmi… non c’è più religione!
Mamma dove sei? Cantami ancora la tua dolce ninna nanna…
Ninna nanna piccolino…
Oh, mio bel pesciolino
dormi sul tuo morbido cuscino
nel tuo caldo lettino
tra la sabbia e le alghe marine
vicino alle fatine.
Tra le onde del mare
sogni belli puoi fare.
Con i pesci monelli giocare
per il mare viaggiare
tra una balena, uno squalo
e un delfino nuotare
per imparare
a vivere ed amare.
E quando sveglio tu sarai
nuove avventure vivrai.
Ninna nanna piccolino
dormi con me vicino vicino
Ninna nanna piccolino…
Oh…che dolce melodia… grazie mammina… tu mi dai tanto coraggio, ce la farò…” continuava a pensare Denny.


5° Capitolo
Povero Denny… un grosso pesce si
stava avvicinando…
“Mi mangerà… che bocca grande che ha, sembra il lupo di Cappuccetto Rosso, la bella fiaba che mi raccontava sempre la mia zia Nicol, ma Cappuccetto fu salvato dal cacciatore invece io…”
Denny si nascose dietro un cavalluccio marino.
Il cavalluccio gli disse di non avere paura perché quello era il pesce Bontà, il sapiente giudice del mare,
che aiutava chiunque fosse in pericolo.
Bontà si avvicinò a Denny e gli disse di non tremare, era pronto ad aiutarlo. Lui era felice solo quando riusciva a portare amore nel mare .
“Non ci credo, disse Denny, me ne sono capitate di tutti i colori… non vedi che mi muovo a fatica e puzzo peggio di una puzzola?”
“Tranquillo potrei mai mangiarti… puzzi!”
I due pesci, che prima ridevano di lui, ora erano lì in silenzio ad ascoltare: avevano fatto proprio bene a chiamare Bontà.
Bontà era un grosso pesce, conosceva ogni angolino del mare e sapeva che nei fondali marini esisteva una dolce sirenetta di nome Mariel che aveva costruito con tutti i suoi amici un meraviglioso castello dove molti abitanti del mare andavano a curarsi.
Mariel faceva veramente miracoli...
Così Bontà disse a Denny di seguirlo e ogni tanto lo spingeva con la sua grossa coda.
Denny era sfinito, non si arrivava mai. Tutto ad un tratto vide un castello bellissimo; un pesce tonno, vecchio, ma molto ospitale lo accolse con un sorriso, ma per lo sforzo e l’emozione Denny svenne.
Quando si risvegliò si ritrovò tra le bracce di una dolce sirenetta che gli cantava la ninna nanna della sua mamma.
Denny socchiuse gli occhi e il suo cuore si riempì di gioia.
Era Mariel la dottoressa del mare a donargli quella felicità.
“Come sei bella” sussurrò e si addormentò .
Mariel si recò dalla Balena Fefè che era il medico più famoso del mare e le chiese consiglio.
Fefè le diede una liquido maleodorante e le disse di pulirci delicatamente le squame di Denny.
Bruciava un po’, ma faceva miracoli!
Mariel così fece e il giorno dopo Denny, felice e profumato, ricominciò a piroettare nel mare profondo.
Addirittura in poco tempo prese il diploma da infermiere del mare e cominciò ad aiutare Mariel a curare gli abitanti con le bronchiti e le pinne fratturate .
Li facevano tornare sani come pesci.




6° CAPITOLO
Denny era felice ma in cuor suo pensava sempre al suo pezzo di mare e alla sua famiglia…Ora era cresciuto…ora era più forte, più astuto e avrebbe potuto affrontare le crudeli leggi del mare: il pesce grande mangia il pesce piccolo!
“La vita è bella” ripeteva spesso anche Mariel “ma per essere felici bisogna sempre lottare! Se tu vuoi ritornare dalla tua famiglia dovrai superare altre difficoltà”.
Denny decise di partire.Ariel lo abbracciò e gli disse:” Vai, affronta la vita e sii felice…buona fortuna”.
Denny nuotò e nuotò per ore, giorni e giorni. Si ritrovò tra le fauci di uno strano e gigantesco pesce, forse era un pescecane , ma con l’astuzia riuscì a fuggire.
Un altro giorno fu catturato da un pescatore che lo guardò e disse: “Che strano pesciolino, troppo piccolo e poco gustoso per il mio palato!” e lo ributtò in mare… Che fortuna!
Il suo cuoricino batteva all’impazzata…pant… pant…pant …
“Che mi capiterà ancora? Non è giusto, farò causa, dove sono i diritti dei pesciolini? Esistono solo quelli dei bambini?

Se penso all’articolo19: “Gli stati adotteranno ogni misura per proteggere il bambino contro qualsiasi forma di violenza, danno o brutalità fisica o mentale, abbandono, maltrattamento o sfruttamento” Dov’è l’OMU? (Organizzazione Mari Uniti)
Ma in che mare vivo… sob… sob... poveri noi.”
E così dicendo provò a riprendersi dietro un fiore bellissimo, una vera meraviglia del mare: i suoi colori sfumati e intensi richiamavano l’arcobaleno e attiravano tutti i passanti…“oh, che pace, che armonia…” Denny stava per addormentarsi quando ad un tratto si sentì tirare la coda…
Si dimenò e con un grosso sforzo riuscì a fuggire dai denti aguzzi di una pianta marina carnivora!!!!!
Si allontanò, ma ad attenderlo c’era un grosso polipo, pronto ad intrappolarlo nei suoi lunghi tentacoli.
Questa volta però si nascose dietro un sasso e aspettò.

 



7° CAPITOLO
“Sob, sob, sob…non ce la farò mai!” Quando tutte le speranze stavano per venire meno, ecco sopraggiungere un grosso branco di pesci simili a lui.
Una dolce pesciolina si avvicinò , gli fece l’occhiolino e lo invitò ad unirsi a loro…Per un attimo il cuoricino di Denny si fermò.
“Forse anch’io ho diritto ad un po’ di fortuna… che pinne e che curve!
E’ bella dolce e mi ha riscaldato il cuore…Vado” pensò e con un guizzo si unì al branco.
La pesciolina si affiancò a lui e gli disse di non aver paura: l’unione fa la forza e loro, anche se piccoli, non erano mai stati attaccati dai grossi pesci affamati perché, tutti insieme, sembravano un grande e minaccioso pesce.
Denny rimase sbalordito per l’armonia e la pace che c’era all’interno del branco.
Tutti si aiutavano e quando nascevano i piccoli, erano tutti figli del branco. Denny, che sapeva fare l’infermiere, curava tutti con pazienza ed affetto.
Un giorno la pesciolina, che si chiamava Meri, chiese a Denny di raccontarle la sua storia. Denny gliela raccontò e Meri commossa decise di aiutarlo…
Eh…sì, Meri si era presa una bella cotta per Denny.
La notte sospirava e pensava sempre a lui.
Era consapevole che, se lui avesse trovato la sua famiglia, avrebbe abbandonato il branco. Però lo doveva aiutare…la mamma è troppo importante!
Parlò con il capobranco che era il Cicerone del mare. Tutti insieme si riunirono sul fondale marino e dopo essersi consultati, riuscirono a disegnare una mappa che li avrebbe portati in pochi giorni nel mare di Denny…
Naturalmente Denny era felice di tornare a casa, però anche lui si era innamorato…“E’ la vita, pensò, ora dovrò parlare con Meri, spero proprio che mi voglia sposare.”

Si avvicinò a Meri con gli occhi da pesce lesso le disse che l’amava disperatamente…sarebbe stato anche disposto a seguirli
Meri era raggiante per la felicità, finalmente poteva coronare il suo sogno d’amore!
Si avvicinò a Denny, lo accarezzò con una pinna e lo baciò.
Denny incominciò a piroettare, si capovolgeva, faceva le capriole, saltava… qualcosa di magico era successo. Questa volta il suo cuore batteva sì all’impazzata, ma per amore!
“Oh, che bello l’amore, è una forza misteriosa che ti travolge…ebbene è vero che la vita è bella!”
Continuava a ripetersi Denny, mentre Meri lo osservava e cantava.
Il Capobranco decise comunque di accompagnare Denny dalla sua famiglia.
Partirono, il viaggio fu lungo e occorreva tenersi stretti stretti.
Insieme superarono più di mille ostacoli, corsero tanti pericoli, ancora una volta una stranissima pianta carnivora li attaccò. Il branco in pochi minuti la distrusse.Non persero mai la speranza di riuscire nella loro impresa e infatti, una tiepida mattina, trovarono dietro un relitto la famiglia di Denny.
Furono accolti con gioia ed amore e Denny presentò Meri ai suoi genitori.

 



 

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