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giovedì 23 febbraio 2023

Lettera di saluto agli alunni di quinta primaria


Cari i miei bambini, ops… i miei ragazzi! 

Non so proprio come chiamarvi.

Pensavo che il mio compito fosse finito. 

Questa volta pensavo di farcela: insegnante quasi unica, ma in realtà non è così, noi insegnanti non finiamo mai, abbiamo sempre tanto da fare! 

Così ,oggi, mentre pensavo cosa portare nel mio cuore di questi anni , ho rivisto il sorriso di tutti voi, la vostra ingenuità, la vostra semplicità, i vostri lacrimoni, i vostri occhi e i vostri sguardi.

Quegli sguardi, quegli occhi! Quegli occhi che mi hanno parlato in silenzio e le parole mi sono arrivate dritte al cuore. Sì, ora sono consapevole: abbiamo imparato a parlarci con gli occhi. Non è stato facile, ma è stato bello!

Abbiamo tessuto , con pazienza e rispetto, un filo lungo e forte di tempo, di esperienze, di conoscenze e di cura. 

Con questo filo, abbiamo potuto abbozzare un ricamo in evoluzione. Pare speciale. Ed è speciale:la vostra crescita.

A volte il filo sembrava perfetto ma, bastava una parola, che s’ingarbugliasse e bisognava ricominciare. Le parole si allungavano, s’intrecciavano e con loro il filo si spezzava. 

“Devo pur sopportare qualche bruco se voglio conoscere le farfalle, sembra che siano così belle” Diceva la rosa al Piccolo Principe.  

Così il filo si riannodava diventando ancora più resistente con il tempo e la pazienza.

 Eh, sì… avrei voluto fare di più e meglio. 

Avrei voluto dedicare più tempo ai vostri bisogni, ascoltarvi di più. 

Non avrei dovuto lasciarmi prendere dall’ansia del programma, dalla grammatica, dalla geometria, dalle odiatissime prove invalsi , dalle interrogazioni! Perché parlare con voi sono stati dei momenti indimenticabili, la mia vita insieme alla vostra, per sentirci sempre a casa, amati, capiti, felici. 

 Non sempre ce l’ho fatta.Pardon.

Ma il filo c’è! 

Quel filo che ci ha fatto crescere. Che ha abbozzato il ricamo della vostra vita. Quel filo del ricamo che ci ha resi unici e che voi continuerete a tessere con tenacia, con amore e passione fino a farlo diventare la coperta della vostra vita. Sarà ancora fatto di esperienze belle e brutte che si disfaranno e di nuovo si tesseranno in un lungo ricamo di stagioni e anni. 

Quel filo che ha bisogno di tempo e pazienza. 

Avrei voluto rubare una stella, un pianeta, un pezzo di cielo, un tramonto… per farveli toccare e farveli amare. 

Avrei voluto farvi capire quanto siete unici e quanta forza avete per cambiare il mondo. 

 Avrei voluto farvi capire quant’è importante la diversità per cambiare questo mondo che non ricorda più la vera storia della vita 

 Avrei voluto farvi capire quanta gioia mi avete regalato ogni qualvolta ,insieme, superavamo le difficoltà. 

 Avrei voluto farvi leggere il mio cuore ogni volta che mi dicevate: “Maestra abbiamo capito” . 

Così non so quanto ci sia riuscita…

Avrei ancora tante cose da dirvi. 

Avrei ancora tante cose da imparare. 

Avrei voluto ancora fare tanto.

Avrei, avrei, avrei...  

Avrei dovuto farvi assaporare meglio  non sentirsi prigionieri delle mura che ci hanno circondato e accolto,  della libertà di parlare, di conoscere, di emozionarsi per la scoperta del pistillo, del bruco, del lombrico...dei funghi,di Bandiera,del Piccolo Principe.

Ora il tempo è scaduto, consapevole che “per ogni fine c’è un nuovo inizio” . 

Dove io finisco in un altro modo inizia il vostro futuro. 

Vi esorto a desiderare sempre il bene in ogni momento, soprattutto quando implicherà  degli svantaggi e non lasciate indietro nessuno.

Aiutare gli altri è magia nel cuore.

 Schieratevi dalla parte del debole, soprattutto se vedete che sta subendo un’ingiustizia perché, anche se ciò non sarà facile da affrontare, vi sentirete liberi...come il vento e gioirete.

 La vita è fatta di gioia se si apprezza tutto quello che ci circonda...anche i piccoli gesti, le piccole cose che madre natura ci regala.

La vita è un tempo meraviglioso che ci viene donato e che va assaporato insieme alle persone , a tutte le persone che si incontrano lungo il cammino, perché da ciascuna di loro impariamo qualcosa. 

 Incominciate perciò a scegliere, in ogni momento della vostra vita, da che parte stare. 

Quella dell’onestà, dell’amore, della libertà e del rispetto è quella che ho provato a insegnarvi. 

Siamo giunti nel giorno dell’addio, ma sono sicura che, continuando a tessere il nostro filo per ricamare la vostra coperta, non ci dimenticheremo mai e... ricordatevi che ci sarò sempre! 

 

 Vi auguro ogni bene.

 Con amore 

                            Maestra Carmela

 

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